venerdì 17 marzo 2023

DE ANIMA CONSIDERAZIONI SULL' ANIMA UMANA L’ anima possiamo definirla bene, seguendo solo e soltanto le Scritture, perché Dio creatore ce lo rivela e possiamo definirla come una sostanza spirituale che identifica tutto il nostro corpo ed è capace di conoscere la sua esistenza, quindi in parte autonoma e libera ma essa non risiede in nessuna parte quanto in tutto il corpo. Le anime sono tutte uguali quando escono dalle mani del Creatore ma assumono una identità unica e irripetibile quando vengono associate ad un corpo, ad una specie ad una razza a una famiglia . Essa è la forma del corpo che resta tale nella sua esistenza anche se si distacca dal corpo. Nella mente di un corpo, come negli animali c’è un centro che presiede e regola le molte sensibilità di un vivente che è tutto programmato e memorizzato, ma l’anima umana è capace di riflettere e interferire con le sensibilità di tutto il corpo e mediante queste sensibiltà comunicare con altri esseri del suo ambiente - Gli altri esseri viventi in generale, nascono e seguono un programma già stabilito nella loro natura e specie così anche l’anima dell’ uomo segue una legge già stabilita dalla sua natura, ma pur se libera con altri esseri dotati di parola, l’ uomo non è in grado con la sua autonomia di cambiare sostanzialmente questo programma,anzi non lo deve cambiare nei suoi fini . Conoscere significa dominare una cosa, avendo i mezzi e le capacità, quindi l’ uomo con la sua anima è stato dotato a dominare le cose di questo mondo, cioè gli è stato concesso di avere un potere sulle cose. Ora siccome l’anima umana è dotata di parola, questa parola le permette di comunicare con altri esseri,non solo, ma queste parole sono sempre riferite a qualcosa e hanno un significato, quindi l’anima umana riesce a classificale, memorizzarle e dedurre ragionamenti logici cioè razionali facendo analogie sulle cose . Capisce che questa intelligenza si trova incorporata e programmata ad ogni passo delle materia che respira . Con l’anima l’ uomo è in grado di valutare, in base alle sue catalogazioni, essendo autonomo nel giudizio, di capire se una cosa è buona o cattiva, se è vera o falsa, se il ragionamento fila dritto e porta a capire la razionalità di una cosa fuori di se oppure no, facendo semplici paragoni e deduzioni nelle sue catalogazioni di parole e significati della sua mente razionale, oppure capire la razionalità di un progetto di azione . Con l’anima l’ uomo scegli il bene e il male sia nelle cose tecniche per sé, sia nel campo dei significati che si riferiscono ad altri uomini . L’anima è condizionata dalle leggi della materia ma queste leggi egli, avendo i mezzi e le capacità, può capirle e servirsene per il suo dominio sul mondo, anzi deve servirsene per sopravvivere fisicamente . In quanto alle decisioni sul bene e sul male egli non è arbitro assoluto perché capisce che ci sono leggi, anche nella stessa natura che seguono un programma prestabilito e intelligente che è fuori dalla sua portata, cioè ci sono cose che non può e non deve cambiare nella loro finalità. Le decisioni in bene e in male che riguardano il dominio della natura è autorizzato a farle, anzi è un dovere perché deve riempire la terra e prolificare per dare il benessere a tutti i suoi discendenti, ma non può cambiare le finalità già prestabilite delle cose e del suo stesso essere ma deve rispettare le finalità del Creatore di tutto. Anzi la storia della vita degli esseri umani viene regolata e valutata sul bene e sul male e su questo tipo di decisioni, indipendentemente se un uomo sia in grado di valutare la portata e l’ importanza di quel bene e di quel male . Dopo il peccato di origine, ovvero dopo una scelta errata del primo progenitore della specie umana dotato di libertà che tentò di stabilire lui le finalità e decidere delle leggi del bene e del male, per ogni essere umano e la scelta del male e del bene diventa un problema perché l’ uomo è dotato di autonomia e questa autonomia lo può portare ad allontanarlo dalla vera conoscenza e dalla verità delle cose create, cioè allontanarlo da tutto il progetto già fatto da Dio. Indipendentemente dalle sue
capacità valutative di scelte sul bene e sul male riguardo alle finalità ovvero alla verità, i discendenti di Adamo sono già tutti condannati in radice e solo possono legare la loro libertà alla verità se riconoscono Chi gli ha dato vita e li ha dotati di esistenza. Tertium non datur . Tutta l’ umanità ci dicono le Scritture e non le teologie pretesche, è stata già condannata senza possibilità di equivoci e non ha scampo, lo capisca o non lo capisca, è può salvarsi a una sola condizione : con la Fede nel Figlio di Dio Salvatore il quale ha offerto al Padre, e non a satana, un sacrifico di riscatto per tutta l’ umanità, ma a questa giustificazione si partecipa solo e soltanto con la Fede

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