lunedì 23 ottobre 2023

COSMOLOGIA GALATTICA CRISTIANA Nell’ universo sono state create da Dio e abbiamo contate finora circa cento miliardi galassie e in mezzo a queste ce n’è una cristiana ,la nostra !! La maggior parte delle galassie sono disposte nell'Universo organizzate secondo precise gerarchie associative, dalle più piccole associazioni, formate da alcune galassie, dagli ammassi, ai più imponenti super ammassi galattici. Una galassia è un grande insieme di stelle, sistemi, ammassi ed associazioni stellari e planetari , gas e polveri, legati assieme dalla reciproca forza di gravità. Il nome deriva dal greco γαλαξίας, che significa "di latte, latteo"; è una chiara allusione alla Via Lattea, la Galassia Cristiana per antonomasia, di cui fa parte il sistema solare. Esse si possono distinguere in galassie nane, formate da centinaia e centinaia di milioni di stelle e in galassie giganti formate al loro interno fino a mille miliardi di stelle tutte orbitanti intorno a un centro di massa . Esse sono distanti da noi milioni e miliardi di anni luce . La luce viaggia alla velocità di trecentomila km al secondo e un anno luce è il percorso che fa in un anno la luce . In mezzo a queste galassie c’è una galassia chiamata Via Lattea dal greco γαλαξίας in cui si trova il pianeta Terra e in cui sono stati creati gli uomini e sul quale ha preso forma umana IL Figlio del Creatore di tutto questo intero universo . La luce di queste galassie ci arriva a noi dopo miliardi di anni luce, per cui la luce attuale che vediamo delle stelle appartiene a galassie e stelle comparse miliardi di anni fa e attualmente non potrebbero più esistere, anzi il sistema galattico stesso non potrebbe più esistere mentre noi lo continuiamo ad osservare, studiare e congetturare fantasie fiabesche e infantili sull’ evoluzione e la presenza di altri esseri extraterrestri…. Ecco che ci meravigliamo e siamo scettici sulla divinità e sulla verità di chi cambiava in un attimo l’acqua in vino, moltiplicava i pesci e il pane, camminava sulle acque e guariva in un istante gli ammalati, bazzecole in confronto alla creazione dell’ universo operata da Lui stesso.. Per assurdo le galassie e le stelle non potrebbero pure più esistere ed essere scomparse perché la loro luce appartiene a miliardi di anni fa e noi non arriviamo a cento anni solari, mentre potrebbe esistere solo la nostra galassia e il sistema solare in cui è stato creato l’ uomo con la sua Storia di Salvezza eterna . Ecco che la parola eternità descrive un tempo e uno spazio che non finirà mai e che sarà trasformato in un qualcosa di superiore senza tempo e solo spazio spirituale, perché cielo e terra passeranno, ma Dio non passerà mai che è eterno . Perché parliamo di Galassia cristiana ? Perché questa creazione proprio sul pianeta terra è stata consegnata fal Padre nelle mani del Figlio di Dio fatto uomo e quindi dotato di ogni potere su tutto ciò che è visibile e invisibile ai nostri occhi . Questa terra un giorno sarà trasformata ma non cancellata .

mercoledì 18 ottobre 2023

IL CONCILIO DEI TRE PAPI PROGRESSITI, UMANISTI ED ERETICI Col Concilio abbiamo tre papi umanisti, non credenti e apostati ,ovvero ecumenisti . Il primo fu Papa Roncalli a cui seguì il più nefasto di tutti : papa Montini , ebreo di nascita ,mentre il secondo , pure con ascendenze ebraiche fu papa Woytjla ,il terzo forse è solo un antipapa e si chiama Ciccio. Papa Montini è il vero deus ex cathedra ;la mente illuminata e degenerata durante e dopo il concilio che già macchinava sotto Pio XII che avendolo scoperto troppo tardi , incominciava ad allontanarlo da Roma . Dopo i suoi studi alla Gregoriana di Roma fu mandato come addetto alla Nunziatura Apostolica di Varsavia, rientrato in Italia, nel 1924 conseguì tre lauree: in filosofia, diritto canonico e diritto civile. Nell'ottobre 1925 fu nominato assistente ecclesiastico nazionale della Fuci. Montini che non ebbe mai un’ esperienza parrocchiale, ma conosceva a menadito tutto il mondo ecclesiastico , ideologico e culturale italiano e anche europeo perché era dotato di una intelligenza superiore a tutti gli ecclesiasti della sua epoca . Nella Fuci trovò una vasta opposizione dove cercò di cambiare i metodi educativi e l’ambiente culturale di riferimento tradizionale . Fu costretto alle dimissioni da ambienti dei gesuiti stessi che vedevano in lui un innovatore rivoluzionario. Il 13 dicembre 1937 Montini fu nominato sostituto della Segreteria di Stato; iniziò a lavorare strettamente al fianco del cardinale Segretario di Stato Eugenio Pacelli. Il 10 febbraio 1939, per un improvviso attacco cardiaco, morì papa Pio XI. Alle soglie della seconda guerra mondiale, Pacelli venne eletto pontefice con il nome di Pio XII. Poche settimane dopo, Montini collaborò alla stesura del radiomessaggio di papa Pacelli del 24 agosto per scongiurare lo scoppio della guerra, ormai imminente, in cui furono pronunciate le famose parole:”Nulla è perduto con la pace! Tutto può esserlo con la guerra”. Il 1º novembre 1954,dopo la morte di Alfredo Ildefonso Schuster, Pio XII lo nominò arcivescovo di Milano. A molti questo parve un allontanamento dalla Curia romana, perché improvvisamente Montini venne estromesso dalla Segreteria di Stato e assegnato all'arcidiocesi ambrosiana per precise disposizioni di papa Pacelli, senza essere eletto cardinale secondo la tradizione di quella sede. A Milano disse più volte di considerarsi un liberale, chiedendo con forza ai cattolici di non amare unicamente quanti abbracciavano la loro fede, ma anche gli scismatici, i protestanti, gli anglicani, gli indifferenti, i musulmani, i pagani, gli atei. Intraprese a questo scopo delle relazioni amichevoli con un gruppo di chierici anglicani in visita alla cattedrale milanese nel 1957 e continuò poi una fitta corrispondenza con Geoffrey Francis Fisher, arcivescovo di Canterbury fino alla sua morte.Un cardinale aglicano che invece di andare a Roma andava a Milano a intessere rapporti ecumenici . Durante il periodo di reggenza della cattedra episcopale milanese, Montini divenne noto come uno dei membri più progressisti della gerarchia cattolica. L'arcivescovo intraprese nuovi metodi per la cura pastorale che a sua detta erano necessari per un'accurata riforma. Utilizzò la propria autorità per assicurarsi che le riforme liturgiche volute da Pio XII fossero portate a compimento anche a livello locale anche attraverso mezzi di comunicazione nuovi per l'epoca: grandi manifesti affissi per le vie di Milano e provincia annunciarono la cosiddetta "Grande missione di Milano": 1 000 voci avrebbero parlato al popolo dal 10 al 24 novembre 1957, coinvolgendo così circa 300 religiosi, 83 preti, 18 vescovi, oltre a diversi cardinali e laici che tennero circa 7 000 omelie durante quel periodo in 302 sedi di predicazione: non solo nelle chiese, ma anche in fabbriche, case, cortili, scuole, uffici, caserme, ospedali, alberghi e altri luoghi pubblici[15][16]. Fra le sedi di predicazione meno scontate c'erano la Scala, la Borsa, il Rotary e il Circolo della Stampa. Come predicatori l'arcivescovo aveva chiamato anche sacerdoti all'epoca discussi, da don Primo Mazzolari a don Divo Barsotti, da padre Turoldo a padre Balducci, da padre Fabbretti a padre Bevilacqua e padre De Piaz, dove mancava solo il bigotto di Firenze Giorgio La Pira ,Giuseppe Lazzati e Giuseppe Dossetti ,che potremmo considerare i precursori italiani del Vaticano II . "Apostolato - scriveva Montini a tal proposito - significa amore. Noi ameremo tutti, specialmente quanti hanno bisogno di aiuto... Ameremo il nostro tempo, la nostra tecnologia, la nostra arte, i nostri sport, il nostro mondo." Montini fu il primo cardinale creato da Giovanni XXIII, nel Concistoro del 15 dicembre 1958. Praticamente tutte le encicliche e le maggiori lettere pastorali di Papa Roncalli erano ideate e organizzate da Montini .La” Mater et Magister “e la “Pacem in Terris “erano sue, tanto che Roncalli lo presentava dappertutto come suo successore e così avvenne . Il breve ma intenso pontificato di Giovanni XXIII vide Montini attivamente coinvolto, soprattutto come membro della commissione preparatoria del Concilio Vaticano II, aperto con una solenne celebrazione l'11 ottobre 1962. Il Concilio però si interruppe il 3 giugno 1963 per la morte di papa Roncalli, malato da qualche mese. La sua elezione a Papa era l'epilogo di un travagliato conclave che aveva visto intervenire il cardinale Gustavo Testa, il quale aveva perso la calma ed aveva chiesto energicamente agli oppositori di Montini di non cercare più di contrastare la sua imminente elezione. Gli oppositori di Montini videro in lui sintetizzati tutti gli errori del progressismo ,del modernismo ,del laicismo ,del marxismo, del falso ecumenismo e del relativismo condannati da tutti i precedenti pontefici e in particolare da San Pio X . Di grande rilievo politico, religioso e ideologico fu la sua scelta di rinunciare, nel 1964, all'uso della tiara papale, mettendola in vendita per aiutare, con il ricavato, i più bisognosi. Il cardinale Francis Joseph Spellman, arcivescovo di New York, la acquistò con una sottoscrizione che superò il milione di dollari, e da allora è conservata nella basilica dell'Immacolata Concezione di Washington dove si auspica al più presto un ritorno a Roma sulla testa di un vero pontefice romano .. Ringraziò pubblicamente i rappresentanti delle altre comunità della Chiesa e domandò perdono per le divisioni e le guerre che la Chiesa cattolica aveva creato nei secoli. Il 27 marzo 1965 Paolo VI, in presenza di mons. Angelo Dell'Acqua, lesse il contenuto di una busta sigillata, che in seguito rinviò all'Archivio del Sant'Uffizio con la decisione di non pubblicare il contenuto. In questa lettera era scritto il Terzo segreto di Fátima che condannava il comunismo e l’ecumenismo imminente .. Paolo VI abolì, dopo quattro secoli, l'indice dei libri proibiti, la pena di morte in vaticano, fece costruire la prima e più grande mosche musulmana d’Europa a Roma a cui seguirono quelle di tante diocesi d’ Europa . Fece vietare l’ obbligo del giuramento antimodernista che si teneva a ogni inizi di ogni anno scolastico nelle Facoltà Pontificie di Roma . Promosse in tutti i modi, leciti e illeciti, la riforma liturgica .Il suo predecessore da lui più odiato fu San Pio X ! Non condanno l’ uso dei contraccettivi …., rimase neutrale sulle questioni del divorzio e non condannò mai decisamente le pratiche e le legislazioni abortive dei fiorenti Stati e nazioni del dopoguerra . A conclusione del suo pontificato celebre fu la sua frase : Aspettavamo la primavera, ed è venuta la tempesta». I suoi tre successori al pontificato non fecero altro se non seguire chi più e chi meno i suoi nefasti insegnamenti e le sue riforme moderniste e progressiste che Ciccio sta auspicado molto caldamente . https://lospaziodicarlorogers.quora.com/
le leggi obbligano se non in quanto sono conformi alla retta ragione, e perciò stesso alla legge eterna di Dio (Cfr. S. Th. I-II, q. 13, a. 3).

martedì 17 ottobre 2023

COME SI INSERISCE IL MESSAGGIO EVANGELICO NEL DISCORSO DELLA LEGGE NATURALE ? PERCHE’ CRISTO E’RE DELL’ UNIVERSO E DEVE REGNARE ? Ecco il grave dilemma che se il teologo cattolico non riesce a capire , e Dio voglia che lo capiscano tutti, si gioca il suo futuro e la sua fede . SE sbagliamo il collegamento di Cristo con la legge naturale,sbagliamo teologia e siamo peggio degli atei, pur credendo di avere la stessa fede e di adorare un unico Dio . Cristo non deve essere calato dall’ alto ( come i cavoli a merenda ) cosa che è avvenuta in tutte le encicliche e nei discorsi umanistici e pseudomagisteriali del dopo concilio ; dal polpettone di Sotto il Monte in poi, compreso il famigerato Wojtyla . La stessa umanità e la terra e questo universo vengono tenuti in vita e nell’ attuale condizione, solo e soltanto perché sta per compiersi il progetto di Dio, un progetto che Dio sta portando a termine lungo tutti i tempi . Questo progetto prevede che Tutto il creato e i suoi esseri siano soggetti al Figlio di Dio Gesù Cristo, che ha avuto la necessità di incarnarsi nel seno di una Vergine per attuare questo progetto. Per Dio si è posto un grande problema ,un dilemma , durante questo progetto in cui ha creato uomini liberi che avevano il compito solo di adoralo degnamente per la loro esistenza ; distruggere l’ umanità o salvarla ? Ecco che ha voluto salvare l’umanità con un offerta rivolta a tutti, ma di realizzarla solo in quelli che credono alla sua divinità con cuore sincero; i poveri in spirito. IL Cristo, il Figlio mandato dai servi infedeli nella vigna , non poteva nello stesso tempo Regnare ed essere crocifisso ! Era ed è necessario separare le due cose per non fare confusione . Cristo, IL VERBO per mezzo del quale ha creato tutte le cose del cielo e della terra,il Logos, doveva prima essere offerto al Padre nella sua umanità , cioè alla giustizia divina e poi regnare in eterno come Re dell' Universo.
IL POTERE E' TUTTO NELLE ORLIGARCHIE https://lospaziodicarlorogers.quora.com/ La contraddizione tra il liberalismo/liberismo e il comunismo è soltanto apparente. Negli ultimi 150 anni le élite ci hanno rinchiuso dentro un recinto dove esiste una falsa contrapposizione che in realtà fa parte della dinamica del conflitto controllato. Attraverso questa dinamica la massoneria e la finanza internazionale governano completamente la società della democrazia liberale. Se andiamo a vedere gli obbiettivi del polo liberista e del polo marxista vediamo che essi partono da punti diversi per poi gradualmente convergere e giungere finalmente alla stessa destinazione. La destinazione finale è l'abrogazione dello Stato come organo che ha il potere politico, economico e giudiziario. Togliendo dalla scena lo Stato il potere viene trasferito interamente nelle mani delle oligarchie. Sono esse che detengono il potere economico e il controllo assoluto dei mezzi di produzione. Sono esse che hanno in mano il potere politico perché è il loro capitale a decidere chi entra oppure no nelle aule del Parlamento. Sono esse che hanno in mano la giustizia perché è il loro denaro e le loro logge a nominare i giudici. L'abolizione dello Stato quindi si concreta nel trasferimento di ogni potere nelle mani di un ristretto circolo élitario che nemmeno ha bisogno di comparire sulla scena. Gestisce tutto da dietro le quinte. Questa è la ragione per la quale la finanza speculativa internazionale ha finanziato le formazioni della sinistra radicale, dei centri sociali e dei finti no-global degli anni'90. L'agenda della sinistra radicale ha servito alla perfezione l'agenda del grande potere transnazionale. I centri sociali e le ONG che trafficano esseri umani sono la soldataglia e gli utili idioti delle famiglie Illuminate. Solo la fine della democrazia liberale può mettere fine allo strapotere delle élite mondiali. Solo il ritorno dello Stato, e soprattutto dello Stato imprenditore, può assicurare una equa distribuzione della ricchezza e soprattutto la rinascita economica dell'Italia.

domenica 15 ottobre 2023

Sant’Agostino: "Abbandonata la giustizia, a che si riducono i regni, se non a grandi latrocini?" Commento : Ogni società deve avere delle norme perché senza norme le famiglie che la compongono crescono in una giungla dei naturalisti e dei selvaggi dove ognuno ha le sue norme che impone o con l’astuzia o con la forza o con l’ inganno di una falsa ideologia o associandosi a confraternite partitiche di mutuo soccorso ……..per fare i propri interessi a discapito dei più deboli a secondo del tipo di società che si compone tenendo presente il luogo e l’ambiente. Chi in queste società fa più fatica per cause fisiche e naturali, chi pur debole, misero e infelice, non è abbastanza furbo da inserirsi nel gruppo dei “ sapienti di questo mondo selvaggio e con norme che alla fine non sono altro se non ad “usum delphini “,diventa vittima dell’ ingiustizia dove non viene riconosciuta alcuna dignità umana e sociale a chi non ha abbastanza sostanza da conferire al più forte . Senza Giustizia Divina che è al di sopra delle parti in conflitto, si cade vittima della giustizia umana che è “scientifica” in quanto si basa alla fin fine sulla legge della giungla dove vincono sempre i ladri e i rapinatori tra gli umani e nella foresta i più forti o quelli che si adattano ……all’ambiente . Quindi una società si regge sulla giustizia e questa giustizia non deve essere parziale ed umana . Questa giustizia deve essere al di sopra delle parti e deve stabilirla innanzitutto chi ha creato gli attori in campo . Quindi compito di ogni società giusta è ADORARE E RINGRAZIARE chi ha dato queste norme al di sopra delle parti che permettono la vita sociale . Ecco perché chi si preoccupa della giustizia sociale senza inchinarsi davanti a Dio creatore di tutto, sta solo ingannando se stesso e gli altri . Compito di queste società è quello di tenere sempre vivo queste norme al di sopra delle minoranze e maggioranze o delle società segrete che hanno altre norme …. E adorando il vero Dio che ce le ha fatte conoscere e ce la fa conoscere sempre più, si progredisce innanzitutto sempre nella giustizia sociale , che deve essere sempre la stessa nella sostanza ma adattata ai vari ambienti sociali senza trucchi numerici. Ecco la necessità del legislatore di adeguare a Dio le nuove norme e non all’ uomo con la sua falsa scienza.. Cosa c’entra la Chiesa Cattolica in questa società che aspira alla vera giustizia sociale ? Ha il compito di insegnare e pregare con il vero culto donato da Dio stesso . Ha il compito di farlo conoscere a tutti i popoli della terra perché il vero Dio è venuto a confermare sulla terra la vera legge del Padre, quindi a far conoscere la volontà del Padre che è anche Sua . Nelle Scritture Antiche il Figlio di Dio Incarnato si presenta anche come la stessa Legge (agostino docet), perché è Lui la Legge , è lui la Sapienza del Padre ,,,,,è Lui stesso la Scrittura ! E questa legge non ammette che ci siano altre leggi diverse da quella divina dove è anche racchiuso tutto il Piano della Creazione che non può avere buon fine senza questa volontà divina e questa legge di giustizia tra gli uomini . Questa legge viene scritta anche nei cuori dei singoli esseri liberi che non hanno nessun potere sulla legge divina e hanno il dovere di sottomettersi con la loro libera volontà . Chi si sottomette dimostra fede in Dio e chi non si sottomette e se ne allontana andrà a finire male…. . Ecco perché il compito primario affidato al potere della Chiesa Cattolica Romana non è quello di governare con giustizia tra gli uomini, compito affidato ai laici e ai diaconi ,ma soprattutto quello di annunciare che c’è una Salvezza per chi avesse contraddetto la Giustizia Divina tra gli uomini, le sue norme sia sul piano personale e sia sul piano sociale . IL Figlio di Dio che è venuto a confermare il Piano di Salvezza del Padre e al quale gli è stato dato ogni potere su tutte le creature della terra, nei cieli e sotto terra, con il suo Sacrificio di Giustizia offerto al Padre, il quale voleva distruggere la Sua stessa creazione dopo il peccato degli esseri liberi da Lui creati, salva il modo, l’uomo e tutta la Creazione del Padre . IL Padre col Sangue del Figlio placa la sua ira ! IL Figlio di Dio incarnandosi ha permesso alla creazione di continuare nel Piano Divino( già tutto descritto in Genesi) e ai singoli esseri creati che si convertono di aspirare alla Nuova Creazione dove non ci saranno più prove e peccato, ma solo conformità al Piano Divino. Chi si converte singolarmente sarà salvo, chi non si converte, anche se fa il “bene” suo, non sarà salvo e non avrà come unico Re e Signore Gesù Cristo ma il suo avversario Satana . Qui sulla terra si stanno celebrando delle nozze e chi non avrà l’abito delle nozze ( sottomissione a Dio), non avrà Cristo Signore per Sposo.

sabato 14 ottobre 2023

L’AUTORITA’ E LA DEMOCRAZIA Ci dobbiamo chiedere se la democrazia fa effettivamente il bene di tutti e rispetta la persona umana come lasciano intendere a iosa tutti i documenti magisteriali del dopo concilio e i discorsi di qualche papa personalista kantiano . Sembra infatti che la democrazia fosse fonte di dritti popolari, tanto da essere investyita da un alone di autorita morale superiore , una istituzione superiore allo stesso diritto del popolo ad avere un autorità e un capo che rappresenti l’ unità di un popolo . L’esperienza pessima del dopo concilio ci riporta alla dottrina dell’ ante concilio dove erano auspicati i corpi intermedi sociali e la democrazia era bollata come innanzitutto roba di erigine massonica atta a favorire fratellanze segrete e non segrete coi partiti e dove prevale il numero e il potere dei più forti anche se pochi . La legge della democrazia è sostanzialmente questa : deve sempre vincere il più forte anche se gioca sporco e senza nessuna regola morale : L’unica regola morale della democrazia è questa : a morte i deboli ! Avete presente le leggi sull aborto ? Si , poi nasce la necessità di giustificare moralmente il male . L’autorità in un popolo nasce invece nasce dalla necessità di fare osservare delle regole giuste che siano valide per tutti sia per le minoranze che per le fratellanze. Nel popolo eletto quando i giudici persero ogni autorità a fa rispettare le leggi a causa di attacchi dei popoli vicini e corruzione , sorse la necessità di imitare gli altri popoli col sistema regale, il quale provvedeva al bene sociale facendo rispettare la legge di Dio tra il popolo, vera fonte di morale ! . E’ la legge di Divina da adorare e non la persona coi sui diritti campati in aria ci spiegano le Scritture !!!

venerdì 13 ottobre 2023

LA (TERRIBILE) VISIONE DEL SOMMO PONTEFICE LEONE XIII, AVVENUTA IL 13 OTTOBRE, CHE DETTE ORIGINE ALLA PREGHIERA CHE IL PAPA VOLLE FAR RIVOLGERE, ALLA FINE DI OGNI SANTA MESSA, A SAN MICHELE ARCANGELO. ______________ L’AVVENIMENTO. Il 13 Ottobre 1884, al termine della Celebrazione della Santa Messa, il Sommo Pontefice Leone XIII udì una “voce dal timbro gutturale e profondo”, che diceva: "Posso distruggere la tua Chiesa: per far questo ho bisogno di più tempo e di più potere". Il Papa udì anche un’altra “Voce più aggraziata”, che domandava: "Quanto tempo? Quanto potere?". La “voce gutturale” rispose: "Dai settantacinque ai cento anni e un più grande potere su coloro che si consegnano al mio servizio". La “Voce gentile” replicò: "Hai il tempo...". Così raccontò il Pontefice: <

giovedì 12 ottobre 2023

LA NECESSITA’ DI UN COLPO DI STATO IN ITALIA E IN EUROPA IN FAVORE DELLA LEGGE NATURALE, ORAMAI ABBANDONATA, E DELLE ANTICHE COSTITUZIONI PREMESSA Quando una società è basata sul potere legislativo, giudiziario ed esecutivo e ha una Costituzione che riflette in qualche modo l’ antica legge naturale, divina , che è alla base di tutte le leggi politiche e giudiziarie degli Stati, è del tutto legittimo, qualora uno dei tre poteri si accorga che gli altri due poteri stanno tracimando, di assumere il potere e riportare all’ordine gli altri due poteri dello stato con ogni mezzo lecito e morale che ha nelle sue mani . Se ad esempio il potere esecutivo si accorgesse che gli altri due poteri seguono i dettami di una piccola setta di minoranza pervertita e prezzolata , oppure avendo la semplice conoscenza della base della legge naturale ,si organizzano e sopprimono temporaneamente gli altri due poteri in quanto già fuori dall’ ordine e dalla Costituzione dello Stato.. Il territorio italiano è stato il primo ad accogliere in Europa i missionari del vangelo provenienti dalla Palestina attraverso gli Apostoli che sono andati in tutte le direzioni della terra ma in occidente hanno trovato un terreno fertile e molto accogliente per divina volontà. Tra i neo convertiti c’erano molti legionari romani, soldati e graduati con i loro famigliari residenti a Cesarea di Filippo dove era dislogata la flotta romana e pure la Legione Italica . Prima ancora che arrivasse Pietro a Roma attraverso la Grecia e lo sbarco a Brindisi molti erano i pellegrini che già avevano sentito dire e conosciuto il profeta di Nazareth, magari qualche israelita conosceva la missione di Giovanni Battista di alcuni anni prima . I soldati non avevano nessun problema a servire l’ Impero Romano e nello stesso tempo essere cristiani esemplari e a nessuno di loro fu richiesto, nemmeno da Giovanni il Battista, di abbandonare il loro ruolo di servitori dello Stato e banditori e garanti della giustizia sociale. Solo dovevano accontentarsi della paga e non guadagnare con la violenze e delle loro armi che dovevano servire solo per la giustizia sociale e internazionale. Il problema nasceva per i soldati cristiani quando tra le varie bande che prendevano il potere centrale dello Stato a Roma, c’era un duce che imponeva la devozione agli dèi pagani e aveva una visione molto parziale e personale dello Stato, anzi dell’ Impero, dove si poneva lui stesso come semidio e richiedeva la fedeltà alla propria fazione . I soldati romani servivano lo Stato e la Nazione, innanzitutto, e anche mediante il dittatore di turno fino a quanto emanava leggi razionali e garantiva il bene sociale di tutti in qualche modo . I vari Procuratori, Prefetti e Potestà avevano il Corpus Juris da far rispettare ognuno nel proprio territorio e a quello si attenevano e questo non differiva di molto dalla legge mosaica se si escludono i precetti liturgici e cultuali della legge mosaica che un pagano non era tenuto a osservare in nessun modo come ci raccomanderà lo stesso San Paolo. All’ inizio i Cristiani furono subito perseguitati perché vennero considerati come una setta molto pericolosa in quanto si aggregavano spesso tra loro e potevano fomentare sedizioni contro lo Stato come era norma con le riunioni ebraiche . Era legittimo anche il sospetto ma, conoscendoli, si vedeva che non predicavano nulla contro lo Stato, anzi erano i migliori servitori onesti e affidabili, ma ciò che dava fastidio ai pagani che con lo Stato facevano affari era il loro sistema morale . Soprattutto la fedeltà nel matrimonio e la mancanza di furto nelle loro mani, con un trattamento benevolo e quasi paritario dei loro stessi schiavi. Non usavano la violenza e li trattavano come persone normali a loro servizio a cui assicuravano ogni cura in caso di necessità e disagio. Gli schiavi che avevano un nobile romano cristiano, avevano ammortizzatori sociali e questo era un pericolo e dava fastidio a chi intendeva la società come una specie di patto sociale in cui vigeva la legge dell’ homo, homini lupus in cui il capo bastone costituito dal Dux, frenava gli istinti ferini di ognuno per evitare che si sbranassero a vicenda e ci fosse ordine . L’ Impero Romano era quell’ Impero della “pienezza dei tempi” in cui doveva nascere il vero Re del mondo e dell’ universo. Ai tempi di Costantino che nacque da una madre cristiana, Elena, sentì come suo dovere concedere la libertà di culto ai cristiani e si batté per questa idea fondamentale . Egli conosceva bene la differenza tra giudei a cristiani e non faceva della stessa erba un fascio. Direi che la conosceva pure meglio di tutti i nostri storici moderni che sopperiscono alla mancanza di fonti storiche con i loro romanzi che chiamano pure storia scientifica . E’ chiaro che il primo clero cristiano non poteva ricevere nulla per iscritto in quanto glielo vietava lo stesso vangelo di possedere beni dello Stato. Erano concessioni basate sulla fiducia reciproca . Ma i pagani non erano contenti della libertà di culto concessa ai cristiani dalla legittima autorità, perché per prima avevano capito che non potevano convivere due idee dell’ Impero, due ideologie . Finché c’erano molti dèi ognuno si coltivava il suo e ognuno aveva la sua morale e il suo concetto di bene e di male per servire i propri istinti . I pagani con i loro templi non si diedero per vinti e nel 319 d.C. tentarono un'altra sortita per rovesciare il legittimo potere per tornare al paganesimo riformando lo stesso matrimonio come aveva fatto Costantino . Nel 394 d. C. una coalizioni di pagani d’ occidente capeggiati da Flavio Eugenio, sostenuto dal magister militum francese Arbogaste, vicino Gorizia fu sgominata miracolosamente dal legittimo Imperatore Teodosio sostenuto spiritualmente da S. Ambrogio di Milano . Questa battaglia fu l’ ultimo tentativo di stappare l’ Impero al Cristianesimo Romano fino ai moti protestanti e al trattato di Worms (stipulato il 13 settembre 1743) nel 18 secolo in Germania .Dopo quella storica battaglia furono requisiti tutti i templi pagani perchè centri di sedizioni e di rivolte come le sinagoghe giudaiche .

domenica 8 ottobre 2023

San Pio X, Israele, Palestina Visto quel che succede in Palestina sentiamo quel che rispondeva san Pio X a Teodoro Herzl, che chiedeva il suo sostegno allo sforzo sionista di stabilire uno stato ebraico in Palestina : "Noi non possiamo favorire questo movimento... Io come capo della Chiesa non posso dirle altra cosa. Gli Ebrei non hanno riconosciuto nostro Signore, perciò non possiamo riconoscere il popolo ebreo". Ecco l'integralità dell'incontro tratta da : parrocchiariesepiox.it "Il 26 gennaio 1904, Theodor Herzl ha avuto udienza da Pio X in Vaticano, per chiedere il suo sostegno allo sforzo sionista di stabilire uno stato ebraico in Palestina. Questa è la sua versione dell'incontro, registrata nel suo diario. Fonte: Raphael Patai, I diari completi di Theodor Herzl, tradotto da Harry Zohn (New York / London: Herzl Press, Thomas Yoseloff, 1960), 1601-1605. Il "Lippay" a cui si riferisce nella cronaca è il conte Berthold Dominik Lippay, un ritrattista papale austriaco, che Herzl aveva incontrato a Venezia e che aveva organizzato l'udienza con il papa. ***** Ieri ero con il Papa. Il percorso mi era già noto visto che avevo incontrato Lippay più volte. Ho passato i lacchè svizzeri, che sembravano chierici, e religiosi che sembravano lacchè, i funzionari papali e i ciambellani. Sono arrivato 10 minuti prima del tempo e non ho nemmeno avuto bisogno di aspettare. Sono stato condotto dal Papa attraverso numerose piccole sale di ricevimento. Mi ha ricevuto in piedi e mi ha teso la mano, che io non ho baciato. Lippay mi aveva detto che dovevo farlo, ma non l'ho fatto. Credo di essere incorso nel suo dispiacere per questo, poiché tutti coloro che lo incontrano si inginocchiano e quanto meno gli baciano la mano. Questo baciamano mi aveva causato un sacco di preoccupazione. Sono stato molto contento quando l'ho finalmente superato. Si è seduto su una poltrona, un trono per le occasioni minori. Poi mi ha invitato a sedermi accanto a lui e mi ha sorriso come in attesa amichevole. Ho iniziato: "Ringrazio Vostra Santità per il favore di m'aver accordato quest'udienza" [In italiano nel testo originale]. "È un piacere", ha detto con disapprovazione gentile. Mi sono scusato per il mio italiano miserabile, ma ha detto: "No, parla molto bene, signor Commendatore". Poichè avevo indossato per la prima volta, su consiglio di Lippay, il mio nastro Mejidiyye [ndt: onorificenza militare e cavalleresca dell'Impero Ottomano], di conseguenza, il Papa si rivolgeva a me sempre come Commendatore. Lui è un buon parroco di paese, grezzo, per il quale il cristianesimo è rimasto una cosa viva anche in Vaticano. Gli ho presentato brevemente la mia richiesta. Egli, tuttavia, forse infastidito dal mio rifiuto di baciargli la mano, ha risposto in tono severo e risoluto: "Noi non possiamo favorire questo movimento. Non potremo impedire agli ebrei di andare a Gerusalemme, ma non possiamo mai favorirlo. La terra di Gerusalemme se non era sempre santa, è stata santificata per la vita di Jesu Cristo (lui non pronuncia Gesù, ma Yesu, al modo veneziano). Io come capo della Chiesa non posso dirle altra cosa. Gli Ebrei non hanno riconosciuto nostro Signore, perciò non possiamo riconoscere il popolo ebreo". Quindi il conflitto tra Roma, rappresentata da lui, e Gerusalemme, rappresentata da me, è stato aperto ancora una volta. All'inizio, per essere sicuro, ho cercato di essere conciliante. Ho recitato il mio piccolo pezzo sull'extra-territorialità, res sacrae extra commercium [i luoghi santi tolti al business]. Ma non ha fatto una grande impressione. Gerusalemme, ha detto, non deve finire nelle mani degli ebrei. "E il suo stato attuale, Santo Padre?" "Lo so, non è piacevole vedere i turchi in possesso dei nostri luoghi santi. Dobbiamo semplicemente fare i conti con questo. Ma sostenere gli ebrei nell'acquisizione dei Luoghi Santi, quello non possiamo farlo". Ho detto che il nostro punto di partenza era stato solo la sofferenza degli ebrei e che volevamo evitare i problemi religiosi. "Sì, ma noi, e io come il capo della Chiesa, non possiamo fare questo. Ci sono due possibilità. O gli ebrei si aggrappano alla loro fede e continuano ad attendere il Messia che, per noi, è già apparso. In questo caso essi non faranno che negare la divinità di Gesù e noi non li possiamo aiutare. Oppure vanno lì senza alcuna religione, e allora potremo essere ancora meno favorevoli a loro. "La religione ebraica è il fondamento della nostra; ma è stata sostituita dagli insegnamenti di Cristo, e non possiamo concederle alcuna ulteriore validità. Gli ebrei, che avrebbero dovuto essere i primi a riconoscere Gesù Cristo, non l'hanno fatto fino ad ora". Avevo sulla punta della lingua: "Questo è ciò che accade in ogni famiglia. Nessuno crede nei propri parenti". Ma ho detto invece: "Terrore e persecuzione potrebbero non essere stati i mezzi giusti per aprire gli occhi agli ebrei". Ma ha replicato, e questa volta è stato magnifico nella sua semplicità: "Il nostro Signore è venuto senza potere. Era povero. E' venuto in pace. Non ha perseguitato nessuno. E' stato perseguitato. E' stato abbandonato anche dai suoi apostoli. Solo più tardi è cresciuto in statura. Ci sono voluti tre secoli alla Chiesa per evolvere. Gli ebrei hanno avuto quindi il tempo di riconoscere la sua divinità, senza alcuna pressione. Ma non l'hanno fatto fino ad oggi". "Ma, Santo Padre, gli ebrei sono in difficoltà terribili. Non so se Vostra Santità è informato della piena portata di questa triste situazione. Abbiamo bisogno di una terra per queste persone perseguitate". "Deve per forza essere Gerusalemme?" "Non stiamo chiedendo Gerusalemme, ma la Palestina, solo la terra laica". "Non possiamo essere a favore di ciò". "La Vostra Santità conosce la situazione degli ebrei?" "Sì, fin dai miei giorni a Mantova. Lì vivono degli ebrei e sono sempre stato in buoni rapporti con gli ebrei. Solo l'altra sera due ebrei sono venuti qui a trovarmi. Dopo tutto, ci sono altri legami diversi da quelli della religione: cortesia e filantropia. Questi non li neghiamo agli ebrei. In effetti, preghiamo anche per loro: che le loro menti siano illuminate. Oggi stesso la Chiesa celebra la festa di un non credente che, sulla via di Damasco, si convertì miracolosamente alla fede vera. E così, se andate in Palestina e sistemate lì la vostra gente, dovremo avere chiese e sacerdoti pronti a battezzare tutti voi". Il Conte Lippay si era fatto annunciare egli stesso. Il Papa gli ha permesso di entrare. Il conte si è inginocchiato, gli ha baciato la mano, poi si è unito alla conversazione raccontando del nostro incontro "miracoloso" alla Bauer's Beer Hall di Venezia. Il miracolo era che aveva inizialmente previsto di passare la notte a Padova. Visto che è successo, avevo espresso il desiderio di poter baciare il piede del Santo Padre. A questo punto il Papa si è scurito in volto, perché non gli avevo nemmeno baciato la mano. Lippay ha continuato a dire che avevo espresso apprezzamento sulle nobili qualità di Gesù Cristo. Il Papa ascoltava, a volte prendeva un pizzico di tabacco, e starnutiva in un grande fazzoletto di cotone rosso. In realtà, questi tocchi contadini sono ciò che mi piace di più di lui e ciò che motiva il mio rispetto. In questo modo Lippay voleva spiegare perché mi aveva presentato, forse per scusarsi. Ma il Papa ha detto: "Al contrario, sono contento che mi hai portato il signor Commendatore". Per quanto riguarda il vero e proprio business, ha ripetuto quello che mi aveva detto: Non possumus [Non possiamo]! Fino al momento del congedo Lippay ha passato del tempo in ginocchio davanti a lui e non sembrava averne abbastanza di baciargli la mano. Quindi mi sono reso conto che il Papa gradiva questo genere di cose. Ma anche nel congedo, tutto quello che ho fatto è dargli una calda stretta di mano e un inchino. Durata dell'udienza: circa 25 minuti. Nelle stanze di Raffaello, dove ho trascorso l'ora successiva, ho visto la foto di un imperatore in ginocchio per permettere al Papa seduto di mettergli la corona in testa. Questo è il modo in cui Roma lo vuole

venerdì 6 ottobre 2023

LA SALVEZZA CHE VIENE DALLA FEDE E NON DALLA LEGGE In principio come salvezza e amore a Dio per l’ israelita era predicato l’amore e il rispetto della Legge . L’ israelita veniva circonciso e segnato come atto di obbedienza e appartenenza a Dio. In ogni patto successivo Dio richiedeva la fedeltà alla sua Legge e ai suoi comandi che venivano suggellati con un patto o Alleanza. Gli israeliti si impegnavano ad obbedire in tutto alla Legge e Dio si impegnava a proteggerli e salvarli dai nemici e in più si impegnava a dargli un territorio tutto per loro con un centro di culto al suo nome . L’ israelita giusto era colui che osservava tutta la legge, cosa difficilissima da attuare in tutte le sue parti . In realtà poteva riuscirci solo chi aveva fede in Dio e con questa sola fede si impegnava a vivere secondo giustizia come fatto personale e intimo . Ma neanche questa giustizia che derivava da un atteggiamento di amicizia spirituale con Dio poteva salvarlo e renderlo gradito a Dio . Il peccato di Adamo ha creato un abisso tra l’ uomo e Dio e questo abisso non viene colmato nemmeno dall’ osservanza e dalla giustizia della legge . Se l’ ordine temporale e impersonale delle istituzioni umane sono giuste quando si conformano alla legge naturale, ovvero alla volontà di Dio, diventano giuste, non cosi avviene per la giustizia nel genere umano o nell ‘uomo particolare. . La giustizia formale delle istituzione e degli uomini delle istituzioni non li salva, non salvano nessuno, ma sono soltanto una propedeutica, a volte nemmeno necessaria alla salvezza personale di ognuno . Chi salva l’ uomo è l’ umanità non è la razionalità di Dio e della natura, non è il Verbo con cui ha creato tutte le cose, non è il benefattore che vive e attua la legge o chi ama il prossimo. Chi salva l’ uomo è lo scambio di prigionieri avvenuto in seno alla Trinità Santissima . Gesù Cristo ha offerto se stesso al Padre, alla Sua Giustizia irremovibile, chiedendo la liberazione di Adamo e dei figli di Adamo . Senza questo scambio di prigionieri che molti intelletualoidi ritengono un assurdo e pazzesco, anche se celebrano la ss. Messa tutti i giorni, non c’è nessuna liberazione dell’ uomo, anche se desse il suo corpo ad essere bruciato per amore dei fratelli . Credere in questo tipo di giustizia divina ci vuole fede, che non è per tutti. Allora possiamo capire perché il Padre ha affidato al Figlio Unigenito ogni potere su tutta la Sua creazione e su tutte le creature da Lui generate . Ecco che Il Padre ha costituito il Figlio Unigenito Signore di tutta la creazione .

mercoledì 4 ottobre 2023

Il PROGETTO CATTOLICO CONOSCE I PIANI DIVINI DI TUTTA L’ UMANITA’ E DI TUTTI I SECOLI . Abbiamo visto come tutte le correnti del pensiero moderno che hanno di mira il bene presente e futuro degli uomini, come tutte le correnti teologiche moderne per l’ umanità alla fine hanno progetti futuri di vita molte volte differenti uno dall’ altro se non opposti che si combattono per imporre la loro visione di vita . Nel mondo ci sono le moderne massonerie con grossi esponenti di pensiero e del mondo culturale occidentale con le loro illusioni, che in tutte le salse e coi loro potenti mezzi formano gruppi e fratellanze partitiche che dominano ma che una volte erano segrete e oggi non più, e cercano a livello mondiale con l’aiuto di immensi e colossali mezzi finanziari e con continue guerre; cercano di imporre a tutta l’ umanità il loro sistema di vita e i loro progetti futuri socio economici . Si credono anche benefattori e si fanno infinite guerre tra loro e se qualcuno di loro emerge troppo viene presto fatto sparire in un modo o nell’ altro o si alternano alla guida di nazioni e si esauriscono in pochi anni coi loro progetti fasulli . Anche oggi all’ interno della Chiesa ci sono movimenti con progetti gesuitici e spirituali, con immense folle al loro seguito, basate su un moralismo formale di ispirazione ebraico-cristiana. Il problema è che nessuno di loro conosce i Piani Divini per tutta l’ umanità da Lui creata, o se li conoscono , li odiano o li combattono direttamente o indirettamente. Ci sono quelli che all’ interno della Chiesa hanno una via di mezzo e compromessi ma che in sostanza poi alla basse sono sulle stesse posizioni di coloro che essi combattono . Uomini e teologi di grandi capacità e visioni spirituali universali che discettano di tutto con i testi sacri alla mano e che alla fine, come spesso succede, entrano a far parte del Magistero della Chiesa Cattolica . Ma siccome il Progetto per il mondo è Divino, il Signore non ha bisogno di suggerimenti a quello che ha già stabilito e che realizzerà con certezza attraverso tutta la storia umana . IL Progetto politico sociale di Dio è molto semplice e viene rivelato solo ai piccoli, cioè a coloro che lo cercano con cuore sincero e hanno fede solo in Lui. Questo Progetto Universale Divino e’ stato rivelato da Dio attraverso le Sacre Scritture. Sul piano politico è questo : “Andate, prolificate , riempite la terra e dominatela . Sul piano spirituale è questo ; ama Dio e ama il prossimo come te stesso. . E’ già tutto spiegato fin dai primi due capitoli del libro della Genesi, ma ogni libro ispirato lo contiene ed è una sua attuazione . Mentre nel Libro dell’ Apocalisse infine lo vediamo già tutto realizzato . Infatti questo libro parte parlando di chiese sorelle ma poi le forze in campo ci presentano due schieramenti umani di forze che si combattono che cercano di imporre un loro piano a quello divino prima che l’ umanità sia completamente distrutta e giustiziata e Dio salvi soltanto i suoi eletti per farli vivere in eterno nel suo Regno di luce .

Lo speratozoo divino Le gonadi nell’ uomo e nella donna sono quell’ apparato sessuale primario riproduttore dell’ essere umano . Essi ...