giovedì 2 giugno 2022

 LA RAGIONE NON E' PACIFISTA NE' EVOLUTIVA


Mentre nel principio dialettico il termine A , la tesi , contiene
nello stesso tempo
il termine B, l'antitesi , cioè il suo contrario , per cui col
semplice intuito potremmo già dire
che il termine A non è né A né B ,ma è l `evoluzione di A e B messi
insieme , ovvero C , la sintesi frittata , che è tutto e niente, il
vero e il contrario del vero nello stesso tempo come inteso da
molti ; noi diciamo invece che è un terzo termine che non ha nulla a
che fare nella sua identità logica coi due termini precedenti . Il
termine A nella logica aristotelica non è una semplice maschera di
altro senza principio di identificazione . Il termine C è uguale ad
A e B , ma non è né A , né B !!!!!
Nel principio razionale di identità aristotelico non c'è
similitudine , non c'è associazione , non c'è assimilazione di B in
A per cui ognuno conserva la propria identità senza confusione ed
evoluzione di sorta . Il colore bianco non è nero e il nero non è
bianco e unendoli viene fuori un colore che non è né il bianco né il
nero, il grigio, anche se li contiene nella sua soggiacente
fisicità, ma ha una sua identità specifica nel vasto panorama dei
colori . Le molecole del bianco poste accanto alle nere danno vita a
una terza identità specifica e autonoma . Noi della DestraRadicale ,
riconosciamo al terzo principio di identità C , aristotelico, un
vero è proprio diritto di cittadinanza ritenendolo un soggetto
identitario altro rispetto ad A e B !
I due termini A e B possono avere degli elementi comuni ;
appartengono ad elementi materiali chiamati colori la cui molecola o
formula è comune a tutti ma il loro principio di identificazione
nell'ordine logico-matematico o razionale non è lo stesso per
entrambi ! Per noi il Bianco è l'opposto del Nero anche se
appartiene alla stessa categoria dei colori ! Il Grigio è una terza
identità , rispettabile, che si differenzia dalle due precedenti ,
senza confusione e senza commistione . Ciò che in essi è comune è la
natura ma ciò che li individua è l'identità . L'identità non fecit
saltus ! Se nel campo scientifico-logico si abbandona per un attimo
il principio di identità e si procede per commistione non si fa
scienza razionale ma ideologia, nemmeno filosofia , cioè ricerca
razionale del vero, dell'oggetto da capire . La filosofia stessa
diventa impossibile perché ci si perde in un atomismo molecolare
filosofico infinito del quale abbiamo perso finanche l'origine del
problema da cui siamo partiti perché l'origine stessa è in
conoscibile ,appunto non identificabile . Ecco la loro necessità di
imporre una menzogna non dimostrabile altrimenti non possono partire
nelle loro pindariche affermazioni scientifiche . Viene fuori una
filosofia democraticistica in cui ci si limita a descrivere, spesso
interpretando senza dirlo,l'ordine stesso delle cose e ritenendo
questa verità descrittiva la verità stessa delle cose . Ora, proprio
nell'ordine logico della scienza umana che procede per natura
secondo l'identificazione del termine ( A diverso da B ), è
impossibile procedere per commistione, influenzati dal fatto che due
sostanze abbiano caratteristiche comune ,perché questo è fuorviante
sia nel campo sperimentale e sia nel campo logico- matematico
dell'ambito scientifico teorico. La stessa scienza descrittiva degli
elementi di identità ha bisogno di imporre sue categorie di
identificazione per poter procede altrimenti non può nemmeno
partire . La logica razionale stessa non è neutrale alla violenza
perché deve partire da alcuni presupposti identificativi e
interpretativi altrimenti non può procedere . La realtà esiste ,
E' , sta lì , e io non la posso semplicemente descrivere nella sua
incommensurabile infinità . L'esperimento nel momento stesso che
viene compiuto sfugge alla logica ideologica e procede secondo leggi
stabilite che sono fuori di me ; già date e prestabilite senza
inventarne altre , leggi che fanno violenza a quelle già date che
magari ancora non conosciamo . Il principio di identità non può
generalizzare e fare assimilazioni nel suo argomentare ,ma deve
individuare il principio di identità normativo per capire sia
l'ambito scientifico materiale e sia l'ambito delle idee . Le idee,
come nella Rivelazione che si accetta per fede, sono già date in
senso oggettivo nella realtà esistente , ma ciò non significa che
non abbiano una loro logica interna sia che si parti da assiomi e
sia che si parti dall'oggetto in sè e per sè senza dimostrazione
logico matematica . La realtà esiste nella sua intelligente infinità
sensibile e ciò che esiste non può esistere senza avere una
intelligenza interna finita rispetto alla vastità del sensibile .
Una cosa che non racchiude un' intelligenza, semplicemente non
esiste nel campo sensibile .
Non si può prescindere nei confronti della realtà sensibile dal
dire : la realtà esiste ! La realtà c'è !
Ora questa realtà racchiude le orme di una intelligenza infinita ;
questa realtà ha leggi fisse , comuni ,ma non identiche ! L ` ordine
logico ha bisogno di identificarle per scoprire la loro.
intelligenza e razionalità . Esse esistevano prima dell'uomo ,
esistono, ed esisteranno sempre nel logos divino eterno . Ora il
fatto che la realtà esiste a questo modo e non in un altro, essa non
esprime una natura democratica e opzionabile . Essa è cosi com'è ; o
la accetti o la rifiuti non cambia niente , essa sta lì in tutta la
sua immensità e in tutta la sua violenza predeterminata . Il
principio di identità cognitivo delle cose , trova il suo omologo
nel campo del dover essere nel principio morale rivelato : occhio
per occhio dente per dente . I paragoni tra ordine sensibile logico
morale rivelato sono possibile solo per analogia . Dal principio di
giustizia rivelato deriva un principio di giustizia morale
imprescindibile che la destra interpreta e attua nell'ambito
individuale e sociale distinguendo i piani e le dovute e necessarie
competenze 

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