giovedì 16 marzo 2023

LEGGE E LIBERTA’ Legge e libertà sono due termini che si oppongono e vediamo il perché . Una legge è una norma, una regola da osservare senza discutere, diremmo, se è stata stabilità da un autorità . Non esprime un concetto filosofico, un valore, una razionalità ma lo incorpora . Ti dovrebbe indicare una via da seguire per il bene e ciò che è giusto, perché il bene è sempre razionale . Prendiamo una legge del codice stradale per capire perché va osservata . Essa va osservata perché è giusta in quel caso e cerca il bene di per se, oppure va osservata perché puoi fare del male a te stesso e agli altri ? Le due cose non dovrebbero essere in contraddizione, ma la seconda se sostituisce la prima, da moltissime contraddizioni .Anche in un codice stradale che è una legge particolare può servirci ad arrivare a un concetto di giustizia giusta . Ecco questa considerazione ci richiama alla mente subito il discorso sulla libertà, perché dire che la mia libertà finisce dove inizia la libertà dell’ altro, significa dire tutto e dire nulla, è una espressione che va di moda ultimamente a livello giornalistico. Se si riflette in maniera razionale su una regola essa è in grado portarci a delle considerazioni filosofiche e di valore . La regola già ti dice che essa viene prima di ogni libertà e condiziona qualsiasi libertà .La regola parte da alcuni valori base che non è la regola che definisce e stabilisce, ma la ragione umana e direi divina . Alla base del concetto ebraico, anzi noachita, ovvero di quella umanità prima della legge scritta, c’era la convinzione generale di giustizia di una regola non scritta tra uomo e uomo che un passo della bibbia ,anzi Dio stesso stabilisce come regola e dice : “occhio per occhio dente per dente” . Per quanto possa sembrare brutale e arcaica questa regola, in realtà esprime in sintesi un alto valore di giustizia e una norma per la legge . Questa legge significa che ogni cosa ha il suo prezzo e ci deve essere una gradazione nel giudizio a secondo la gravità del fatto. E’ una regola divina, non umana, l’uomo non ci sarebbe mai arrivato e stabilirla con autorità .Ecco che gli antichi a volte erano più precisi e giusti dei filosofi greci, andavano al dunque subito. Ma per non discutere all‘ infinito su questa cosa e diventare illeggibili poi, aggiungiamo che nessuna autorità umana può legiferare e stabilire norme di giustizia in maniera autoritativa, infallibili e duratura sempre se non si rifa a dei valori base che l’ uomo non può darsi da solo anche se li deduce e si avvicina ad essi . Nessuna norma va osservata se non si richiama sempre a dei valori eterni che esistevano già prima della creazione dell’ uomo sulla terra . Ogni norma va osservata se non si richiama alla semplice libertà umana che di per sè non è in grado di fondare nulla di nulla in quanto è un temine indefinito ed equivoco per certi versi . Lo possiamo calare in qualsiasi nostro minestrone e si presta molto bene a far funzionare tutto, ma su che basi ? Quindi la libertà umana (o dell’ altro) non può essere la norma del giudizio, non si possono stabilire norme in base a un relativo ed equivoco, ipotetico, concetto di libertà. La parola libertà non esprime alcun valore specifico ,nessun metro di giudizio, anzi sembra un invito a disattendere degli obblighi legati alla natura umana . Chi vuole fare un partito o convincere delle persone a dargli potere col numero o altri mezzi, ha bisogno di illudere il popolo con questa parola che, presa da sola, non dice nulla di nulla . Ora la libertà senza verità è semplice iniquità mentre la verità esprime la giustizia, ma la giustizia vera che viene solo dal cielo . C

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