domenica 22 settembre 2024

NON PERDONABILITA’ DI CHI NEGA DIO CREATORE Se un cristiano o un non cristiano negano DIO, creatore di tutto, e quindi la non esistenza del DIO unico, oppure semplicemente la mettesse in dubbio con un suo argomentare razionale e confutabile sul piano della logica e ragione naturale, quindi sosterrebbe le sue teorie pubblicamente; commette una bestemmia contro Dio, sarebbe una lesa maestà. Va soggetto a pena capitale sia sul piano della legge positiva, sia sul piano della legge evangelica basata sulla fede in Cristo Signore. Se un appartenente a qualsiasi religione o confessione ideologica mette in dubbio pubblicamente l’ opera di Dio creatore di tutto l’ universo e lo fa anche con leggi e decreti, se dotato di potere, i fautori di quelle leggi sono soggetti a pena capitale sia in quello Stato e sia sul piano della fede cristiana, senza possibilità di perdono o redenzione su questa terra, cioè nella legislazione civile e positiva. La legge naturale ammette un solo Dio creatore di tutto e ogni uomo superbo che coi suoi ragionamenti negasse questa base fondamentale della vita dell’ universo, non è perdonabile ed è soggetto a pena capitale, e il giudice che perdonasse andrebbe anche lui soggetto a pena capitale. Chi offendesse Gesù Cristo con bestemmie negando addirittura la sua venuta di salvezza perché senza fede in lui, se battezzato, una volta riconosciuti i sui peccati e confessati, va perdonato per la legge della Chiesa e della comunità di fede, mentre sul piano della legge dello stato civile o legge positiva, è lasciato alla discrezione della nazione o dello Stato cristiano o del magistrato giudicante sul piano civile che giudicherà la gravità del reato.

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