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venerdì 20 settembre 2024
IL GIOVANE RICCO E LA GIUSTIZIA
16 Un tale si avvicinò a Gesù e gli disse: «Maestro, che devo fare di buono per avere la vita eterna?» 17 Gesù gli rispose: «Perché m'interroghi intorno a ciò che è buono? Uno solo è il buono. Ma se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». 18 «Quali?» gli chiese. E Gesù rispose: «Questi: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso. 19 Onora tuo padre e tua madre, e ama il tuo prossimo come te stesso». 20 E il giovane a lui: «Tutte queste cose le ho osservate; che mi manca ancora?» 21 Gesù gli disse: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi ciò che hai e dàllo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi». 22 Ma il giovane, udita questa parola, se ne andò rattristato, perché aveva molti beni. Matteo 19:16-22
Un tale, più o meno giovane, che conosceva a fondo le Scritture, quindi era nella sfera dei farisei e studiosi della Legge, si avvicinò a Gesù per sapere come fare per ereditare la vita eterna . Il tale per far parte di quella categoria bisognava che avesse certe entrature derivanti dal possesso di molti beni o terreni vari, altrimenti non si aveva tempo di studiare la Legge… . Doveva essere certamente un figlio di un fariseo o dottore della Legge che aveva ereditato dal padre molti beni, accumulati grazia alla sagacia e all’ osservanza anche onesta della Legge però mescolata a tanta avarizia .. Quindi fin da piccolo era stato educato a venerare Dio e i comandamenti . Le Scritture antiche dicono che chi vive bene, riceverà il bene e i beni fin da questa terra …Ecco che questo signore che si accosta a Gesù perché sente dentro di se che gli manca ancora qualcosa, nonostante “ onestamente “ , godeva di tanti beni ereditati dal padre . Non si sentiva a posto e gli mancava la pace interiore, quella che viene solo con l’ unione con Dio. Una pace che non si può ottenere se con l’anima l’ uomo è attaccato a qualcosa , anche di poco valore e di futile , per farla breve con un esempio , anche alle sole sigarette …..
Questo giovane fariseo interroga Gesù su ciò che è bene e subito riceve una risposta alla sua ricerca filosofica del bene e del male . Il bene in fin dei conti non è una teoria filosofica di conoscenza ma una persona : Dio stesso ! Gesù vede che gli manca l’essenziale, anche se ha la Legge, ma la Legge deve condurre alla fine l Uomo a Dio, altrimenti diventa una teoria del bene e del male, utile e necessaria per
il bene sociale ,ma non per la salvezza della propria anima . Quindi cosa mancava al giovane ricco per sentirsi in pace e sentirsi giustificato visto che lui osservava tutti i comandamenti fin da piccolo ? Ecco che Gesù gli fa capire che possedere Dio non è uno studio e conoscenza della Legge , non è la conoscenza del bene e del male in ultima analisi , che è cosa fondamentale per conoscere Dio ,ma non per possederlo .
Se uno conosce il bene, poi a livello personale deve agire di conseguenza, altrimenti non si può possedere Dio perché agire significa innanzitutto mettere Dio al primo posto nella propria vita anche nelle piccole cose.. Non si può avere pace senza giustizia e al giovane ricco mancava proprio la giustizia a livello personale; ecco che non si sentiva in pace e giustificato . Gesù a livello sociale non predica nessuna rivoluzione ma la semplice osservanza di tutta la Legge. Non dice al giovane ricco : “ vai in montagna e indossa l’ elmetto contro la dittatura e i ricchi che defraudano il popolo che si scolano il povero e la vedeva “. Quello è un discorso sociale che già fa la Legge ed è stato già fatto fin dalla genesi dell’ umanità fin molto bene per chi lo vuole capire . All’ individuo uomo, al fariseo in particolare, non manca la conoscenza del bene e del male, manca soprattutto la giustificazione personale da quella Legge che condanna tutti . Qui non si parla di combattere i sovvertitori della Legge del Padre nella società ….. Non è venuto Cristo a combattere i Romani ,sapendo che i farisei che studiavano la Legge erano cento volte peggio a livello personale ; non è venuto a salvare la casta dei ricchi di Israele che dominavano il popolo con il timore della Legge . Cristo è venuto a Salvare Adamo in tutti i sensi . Il peccato è infrazione alla Legge sia a livello sociale che personale e questa Legge non è solo un fatto sociale ma soprattutto personale. Quando la legge è infranta a livello sociale le conseguenza sono guerre e carestie etc , ma a livello personale si ha la perdita dell’anima, si ha la mancanza di giustizia per presentarsi davanti a Dio senza macchia . Dio non ti può ricevere se non hai la giustizia con te . Chi si converte dentro deve avere la giustizia ma questa giustizia la si ottiene solo tramite Gesù Cristo che ha pagato per ogni uomo il conto per te al Padre , cioè per quelli che hanno creduto. Il Padre non ha perdonato nessuno e prima di farlo per tutti , ha preteso che qualcuno pagasse il conto e a pagare questo conto si è offerto il Figlio , l’ unico che poteva intercedere. Come può dirsi giusto un Dio che non fa pagare il conto a nessuno e perdona tutti indistintamente ? Chi ha pagato il conto è stato il Figlio . Molti cristiani che vanno in chiesa e fanno la comunione non sono ricchi ma sono peggio cento volte del giovane ricco.
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