sabato 8 aprile 2023

LA TERRA CENTRO GEOGRAFICO DELLA REDENZIONE DELL’ INTERO UNIVERSO . Nel medioevo cristiano la terra era al centro del piccolo sistema solare e tutto girava intorno alla terra per la cultura e la teologia di quei tempi, così la teologia ragionava su una geografia fatta di piccoli numeri e piccoli spazi fino a quando i vari umanesimi, asservendo la scienza ai loro sistemi , non fece incrinare questa geografia e cultura teologica cristiana che ci è stata tramandata fino ai nostri giorni . Il cristianesimo aveva una sua geografia a differenza degli altri popoli che nemmeno avevano una scienza e nemmeno avevano una vera storia e degli attestati identitari di autenticazione o una cultura certifica . Quando poi s’ incontravano col cristianesimo, incominciarono piano piano a riflettere ed ad avere una propria identità e coscienza di popoli . Col cristianesimo che aveva una storia , e non con l’evoluzione della specie, ebbero una chiara autocoscienza della loro esistenza che prima era solo occasionale e sporadica nella loro riflessione culturale . Ebbero coscienza della loro esistenza e delle loro storie tutti i popoli grazie all’ opera indefessa della Chiesa Cattolica Romana erede dell’ Impero Romano dei Cesari. Si potrebbe dire che sono apparsi alla storia solo quando si sono incontrati con il Cristianesimo. Quando poi coi nuovi strumenti tecnici gli uomini capirono che la terra è meno di un atomo nel grade universo infinito, il sistema teologico rinascimentale entrò in crisi, ma non per le sue verità che non cambiano mai, ma per accettare e accordare i nuovi numeri che erano troppo grandi e solo un ateismo credente poteva sopportarli . Cosi si svilupparono tutte quelle teorie filosofiche e teologiche dove il caso e l’ insignificanza aveva un ruolo preciso e la Redenzione era solo come il cacio sui maccheroni . Roba importante,si, ma marginale o di copertura ai loro nuovi sistemi teologici ed ereticali . Senonchè tutte le profezie, già nel racconto iniziale del Vecchio Testamento, avevano una radicale visione universale della Redenzione e dell’ opera di Dio nell’ Universo . I nostri amanuensi chiamati anche teologi delle scritture, spesso dovettero negare finanche la vericidità dei piccoli numeri delle storie del Vecchio Testamento facendoli più piccoli per negare la realtà di tanti di quei fatti in molti casi per farli quadrare coi loro grami sistemi ateistici o evoluzionitici di semicredenti . Il mio bravo professore di religione a scuola, un santo prete, che Dio lo abbia in gloria, ancora ci parlava di creazione evoluzionistica autonoma dove Dio interveniva in questo caos universale, che viaggiava da see controllato a distanza , soltanto per inserire lo spirito o le anime nei corpi ad un determinato punto della storia e così salvava l’ umanità dal peccato e Gesù e la Madonna ci portavano in paradiso. Certo che considerando l ‘intero universo infinito e le forze spaventose che vi operano, i numeri sono troppo grandi ; non bastano, e ci vuole una grande fede a crederci . Si fa prima a negare tutto e negare la realtà o rifugiarsi nei romanzi scientifici che ci propongono i nuovi scienziati di volta in volta . Senonchè Cristo rispose alla domanda di Pilato : “ Si, io sono Re e per questo sono nato e sono venuto, per rendere testimonianza alla verità “,ma il mio Regno non è di questo mondo “ . Infatti Cristo non è Re solo delle creature di questo mondo ma di tutti gli esseri e i mondi e gli spazi siderali infiniti dotati di esistenza . La Terra è stata scelta come luogo geografico dell’ Incarnazione del Verbo. Questa è la verità di fronte a tutto l’ intero universo, non solo per gli uomini ma per tutte le creature esistenti e a tal motivo è urgente adeguare la vecchia geografia teologica ottocentesca dove la terra era in un angolo sperduto e dimenticato di una delle galassie, dove la vita era spuntata quasi per caso. Bisogna adeguare oggi tutto alla nuova geografia biblica che ci propongono fin dall’ inizio le Scritture e i Padri della Chiesa. Cristo è il Re di tutta la Creazione di Dio. Questa verità ha suscitato finanche l’ invidia degli angeli ribelli .

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