giovedì 23 marzo 2023

SE WOJTILA FOSSE CATTOLICO
Pare che Wojtyla sia stato un grande filosofo oltre che papa e fu mandato a Roma per superare degli esami dai domenicani ma poi non potè proseguire e fu mandato a casa perché non condivideva la filosofia tomista . Egli infatti si definiva “personalista” che era una nuova moda per quei tempi e lui amava le nuove scienze sociali e l’arte che il sofista Gorgia da Lentini riteneva l’ unica attività dell’ uomo libero da interessi e condizionamenti psichici in cui egli esprime davvero se stesso, tutto il resto sono costruzioni abusive e artificiali della mente umana e sue tradizioni . La sintesi del personalismo la possiamo esprimere in questo concetto : l’anima sarebbe lo spirituale fattosi visibile nell ‘individuale . E con una sintesi superiore e più approfondita possiamo ancora dire che : “La persona non è infine neppure una sostanza, è piuttosto un ordine del sentire (ordo amoris) che si esprime nell'atto: è «la concreta unità ontologica, in se stessa essenziale, di atti di diversa natura». A ogni atto inerisce la persona nella sua totalità, ma senza esaurire nell'atto stesso il suo essere”. Ora questo concetto di spirituale che diventa storia nell’ uomo ci riporta dritto dritto alla filosofia idealistica di Hegel e kantiana e dei suoi discepoli e di Max Steiner. In particolar modo questo concetto compare in Max Stirner , il padre dell' esistenzialismo e ateismo moderno secondo il quale : "'io non è l'uomo e si deve superare l'uomo in generale poiché l'io è un Unico, un essere irripetibile e irriducibile che non si deve lasciare sottomettere o strumentalizzare da scopi o fini che non siano i propri e a causa dei quali non sarebbe più padrone di sé stesso. Questo "unico " diventa persona nei nostri atti concreti . E per non perderci nella perifrastica infinita di questi discorsi faziosi, possiamo dire che se è vero che per Wojtyla esiste una legge oggettiva che l’ uomo trova dentro di se , nel suo intimo e nella sua coscienza dove scorgerebbe che non è sua, è anche vero che l ‘uomo la deformerebbe con le sue complessità psichiche irrimediabilmente e ce lo dicono le nuove scienze psicologiche e sociologiche . Quindi non esisterebbe nessuna morale certa e oggettiva ma solo atti parziali e incomprensibili in cui l’ uomo cerca far incarnare questo spirito infinito o spirituale nella persona ( o nello stato! ) . La pericolosità di queste affermazioni sono note a tutti . Uno spirito infinito che si incarnerebbe nella storia dell ‘uomo, anzi questo spirito potrebbe essere l’ uomo stesso…. “che evolve nella storia”…… Anche se la morale o il bene ha una base oggettiva , essa non può essere recepita dall’ uomo, ma viene costantemente deformata ed è incomprensibile . Il peccato grave non esiste perché l’ uomo è incapace di avere una base morale in quanto fortemente condizionato dalla sua psiche complessa e dall’ ambiente . Insomma esiste una legge, se esiste il bene, se ne sta per conto suo in quanto inconoscibile all’ uomo nella sostanza. Da qui ad arrivare alla conclusione che tutto è relativo e che l’ inferno e il giudizio non può esserci in quanto l’ uomo capisce poco o niente, il passo è breve . Da qui ad arrivare al concetto massonico di fraternità in cui noi siamo tante scintille di verità che messe insieme e ordinate bene , possiamo fare una faro e possiamo orientarci per il bene e trovare la verità insieme aiutadoci a costruire una nuova umanità , il passo è breve . In queste idee non esiste peccato di Adamo ed Eva, non esiste Storia della Salvezza , guerra a Satana, e Cristo sarebbe un grande paciere venuto a fare del bene all’ umanità e non ci interessa che sia venuto a riscattare l’ uomo dalla giustizia del Padre ! Sarebbe stato un Gran Maestro infondo . San Tommaso prima di inziare un corso diceva ai suoi allievi:”ragazzi questa è una mela ,chi non è d’accordo, quella è la porta si accomodi fuori “. Temiamo fortemente che Wojtyla, lasciatosi affascinare dalle parole e dalle arti, sarebbe stato cacciato fuori dal più piccolo corso di san Tommaso .

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