lunedì 6 febbraio 2023

STATO E CHIESA , SEPARAZIONE E NON AUTONOMIA Oggi ci chiediamo se lo Stato( le autorità in genere) debba essere autonomo rispetto alla comunità ecclesiale, anzi rispetto alla Chiesa di Pietro o alle comunità locali . Sembra infatti che ci debba essere una certa autonomia in quanto queste due autorità, tutte e due volute da Dio per guidare un popolo, debbano essere separate ma non autonome e libere, perché una persegue la salvezza eterna delle anime e l’altro, mediante il bene della Legge di Giustizia da seguire in modo pedissequo, persegue il bene della comunità politica e naturale come voluta da Dio. Lo Stato o un' autorità in genere, ha il compito di difendere i nuclei familiari, permettendone il sereno sviluppo e crescita e i cittadini che vivono all’ interno di un territorio e di una determinata cultura ed economia e lo fa applicando la giustizia della legge . Lo Stato bada al bene sociale e questo bene lo ottiene solo con la giustizia tra le parti, non con l’ugualitarismo perché lo Stato difende il cittadino dal furto della proprietà che deve rispettare ad ogni costo . Infatti nel pentateuco è affermato più volte da Mosè chiaramente, ma anche dai profeti, che il popolo con le sue autorità, solo osservando la legge riceverà del bene; è questo il fine della legge .. Ora la legge è stata fatta all’ interno di un Piano Divino sempre più concreto che riguarda tutta l’ umanità e lo stesso universo che l ‘uomo, con le sue autorità non può permettersi di cambiare se vuole durare e ottenere il bene con la giustizia sempre . Per questo compito affidato da Dio allo Stato o alle autorità, egli, lo Stato, può imporre una tassazione giusta e non una tassazione ugualitaria . Nella bibbia, ad esempio, era prevista, per legge, la decima parte di ogni lavoro o di ogni proprietà, piccola o grande che sia . Chi possedeva 10 doveva dare 1 e chi possedeva 100, doveva dare 10; la decima . Questa tassazione era giusta e rispettava la legge . Quindi lo Stato alla fine per amministrare la giustizia, ha bisogno di una legge morale che faccia da battistrada ,ma non di una legge morale intima e personale . Lo Stato infatti punisce solo quello che vede e costata alla luce del giorno. Non entra nella casa e nel pensiero delle persone, anzi le tutela e rispetta anche se queste persone sono contro lo Stato stesso . Logicamente se queste persone si associassero anche segretamente con le loro teorie di benessere sociale e fraterno, e agissero con atti concreti contro lo Stato e le autorità costituite, meriterebbero anche la pena di morte perché sono contrari alla giustizia e al piano di Dio . Mentre Mosè marciava con il popolo verso la Terra Promessa, quelli di Còre,Dan e Abiron , si ribellarono rifiutandosi di seguirlo e di sottomettersi alla Legge che cercava di stabilire . Numeri 16: Or Core, figlio di Isar, figlio di Cheat, figlio di Levi, insieme con Datan e Abiram, figli di Eliab, e On, figlio di Pelet, tutti e tre della tribù di Ruben, 2 insorsero contro Mosè con duecentocinquanta Israeliti autorevoli nella comunità, membri del consiglio, uomini rinomati; 3 e, radunatisi contro Mosè e contro Aaronne, dissero loro: «Basta! Tutta la comunità, tutti, dal primo all’ultimo, sono santi, e il Signore è in mezzo a loro; perché dunque vi mettete al di sopra dell’assemblea del Signore?» Egli prima li separò dal resto della comunità per ordine divino, poi Dio stesso li sprofondò sotto terra, eliminandoli .- Certamente chi crede che nella bibbia ci son tutte storielle inventate, queste cose non le capirà mai .Lo Stato persegue quindi una giustizia ,ma solo esteriore e temporanea, per il bene della comunità ,mentre la Chiesa, separata dallo Stato persegue anche Lei il benessere totale, ma un benessere totale che riguarda anche l’anima di ognuno e il piano eterno di Dio per gli uomini , anzi di quelli che si salvano mediante la mediazione di Crsto Signore. Ad esempio Lo Stato difende i cittadini e la comunità dal furto e dall’ omicidio. Ora un membro dello Stato, ad esempio, potrebbe non rubare e non uccidere, quindi alla vista di tutti, una brava persona da onorare . Ma potrebbe succedere, che quella stessa persona non ruba solo per convenienza sociale e se fosse solo e non visto, farebbe quello ed altro ….. Solo Dio vede nell’ intimo. Ecco che per lo Stato quello resta una brava persona finchè non ha prove concrete su fatti reali . Per la Chiesa, che anche lei ha la stessa legge come giustizia, evidentemente, le cose cambiano. La Chiesa invece guarda la pietà , guarda dentro l’ uomo e la comunità per quello che può , e perdona sempre solo se c’è pentimento cosa che lo Stato non potrà mai fare . Infatti se lo Stato perdonasse assolverebbe dei corrotti e sarebbe partecipe di corruzione e malaffare . Lo Stato emette sentenze e punizioni su fatti reali, mai su intenzioni senza fatti. La Chiesa giudica anche su semplici intenzioni . Quindi Stato e Chiesa hanno il dovere di navigare insieme sulla legge ma separati sul vangelo..

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