giovedì 19 gennaio 2023

“OCCHIO PER OCCHIO DENTE PER DENTE” ALLA BASE DEL DIRITTO NATURALE Chi odia il diritto naturale odia la giustizia della legge, odia la ragione e la retta via e la carità che crede di proclamare diventa soltanto un paravento, una giustificazione del proprio egoismo ed inimicizia col Dio Santo . I più grandi eretici erano e sono quelli che si riempiono la bocca della carità e dell’ amore ai poveri e la vanno proclamando in giro; sono quelli che sanno navigare tra giustizia, osservanza dei precetti e caritas cristiana o socialismo e comunismo cattolico…..a colpi di piccoli compromessi ideologici . Il paradigma “occhio per occhio” che è alla base della legge umana che Dio ha dato all’ uomo come modello per le sue leggi di natura sociale però non esprime e non ci parla della giustizia dell’ uomo nei confronti di Dio, anche se ci dà un’ idea esatta del pensiero di Dio sulla giustizia divina in generale . Infatti esso ci dice che se l’uomo sbaglia contro un altro uomo o contro la società deve pagare un prezzo, la stessa cosa deve avvenire nei confronti di Dio . Chi pecca, chi sbaglia deve pagare un prezzo ! Nella legge divina di carattere sociale non c’è nessun compromesso, nessun perdono, nessun sconto di pena, nessun riguardo tra grandi e piccoli nessun metodo democratico che assolve minoranze o maggioranze inique “”Non giudicherai a favore del povero,né di un ricco,né di una maggioranza né di una minoranza, ma sarai giusto nel giudizio”” (Levitico ) . C’ è solo una graduazione della pena secondo la gravità perché anche questa è giustizia divina . Ora mentre a Mosè viene mostrato sul monte un esemplare della giustizia umana che Mosè deve replicare e osservare per dare forma a un popolo la cui giustizia è basata sulla legge, la giustizia divina dell’ uomo nei confronti di Dio viene solo prefigurata tramite segni e modelli rituali sacri. “Bada di fare tutto bene secondo il modello che hai visto “ Dio dice a Mosè . …”Verrà poi un grande profeta e quello dovete seguire” dirà Mose prima di salire al cielo a conclusione della sua opera. Noi sappiamo che tutto era riferito a Cristo, il grande profeta che ha compiuto l’opera del Padre. Quindi Cristo non è il rivoluzionario che contesta l’autorità e la legge del Padre perché Lui è la stessa Legge Sacra mandata dal Padre come modello, ecco perchè è in grado di contestare dall’ interno delle istituzioni tutti i formalismi e le falsi applicazioni della legge. Non solo, ma nei confronti della giustizia divina, nei confronti della quale nessun uomo può pagare un prezzo sufficiente per comparire alla Sua presenza, Cristo ha pagato al Padre quel prezzo sufficiente! Il prezzo non lo ha pagato a Satana, perché né l’ uomo, nè Dio deve rendere ragione di qualcosa a Satana, ma solo alla stessa giustizia divina che non può contraddirsi . Dio infatti non si contraddice quando perdona ed è misericordioso perché sa che è stato pagato un prezzo sufficiente, anzi sovrabbondante per tutta l’ umanità: Gesù Cristo. I farisei e i maestri di teologia (coi loro allievi) allora gli portarono davanti una donna colta in flagrante di adulterio che la legge condannava a morte. Gesù allora cosa fa ? Non risponde e si mette a scrivere per terra ... Ma era impacciato ? Doveva contraddirsi ? Per capire qualcosa dobbiamo immaginarci un dottore di teologia o un monsignore delle università pontificie romane o europee, calato col paracadute in mezzo a una tribù di indigeni australiani che non conoscono nemmeno la sua lingua e lui deve cercare di convertirli all’ unica verità sulla terra e nei cieli . Io non gli darei più di tre giorni di vita perché poi finirebbe arrostito o bollito ... Ecco Cristo si è trovato in una situazione simile . Questi dottori della legge avrebbero dovuto conoscere la legge che loro insegnavano come prima cosa, e quella legge non era giustizia populistica e nessuno di loro aveva un’ autorità tale per mettere a morte qualcuno e Cristo rispettava tutte le autorità. Se avessero voluto giustamente mettere a morte quella donna secondo la legge, spinti dallo zelo per la legge, dovevano recarsi dall’ autorità del luogo e potevano essere gli stessi Romani per i quali la prostituzione era un mestiere come un altro a giudicare . Cristo sulla terra non è venuto ad applicare la legge , “avete Mose per tali cose”, perché la legge non è in grado di salvare nessun uomo , ci fa capire ! Cristo è venuto a sostituirsi al condannato a morte sicura e questo condannato a morte sicura siamo ognuno di noi !!!!! Ma dobbiamo sempre chiederci a chi ha pagato il prezzo col suo sangue sulla croce Cristo Signore ?

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