domenica 15 gennaio 2023

GLI ANTICHI CELEBRAVANO LA SANTA MESSA ? /se i sacrifici degli antichi avessero un valore salvifico/ Per rispondere a questa domanda dobbiamo andare ai primordi della vita sulla terra e alla storia dei primordi dell’ uomo sulla terra che ce la racconta solo e soltanto la Sacra Scrittura . Le altre storie tuttalpiù, nella migliore delle ipotesi, ci raccontano la storia di ossa di animali e le loro catalogazioni, anzi sono costruite in alternativa e per distorcere l’ unica vera storia dell’ uomo e dell’ universo ; una storia che è essenzialmente una storia di peccato e di salvezza . Dopo la caduta di Adamo vediamo che sia Abele e sia Caino offrivano sacrifici e facevano offerte al Signore fin dalla Genesi ,ma tutti i popoli indigeni della terra, sia quelli di ieri che quelli di oggi, avevano le loro forme di sacrifici . Anche i popoli andini e del sud america , tutti avevano sacrifici simili a quelli dell’ area medio orientale e indo-europea e spesso con sacrifici umani e di animali . Perciò la pratica dello spargimento del sangue risale agli inizi dei rapporti tra Dio e l'uomo peccatore e pervade tutta la Bibbia . Ma cosa spingeva e spinge l’ uomo di tutti i tempi e di tutte le civiltà ad offrire sacrifici sia in forma privata che pubblica ? Col sacrificio, con un’ offerta l’uomo cercava di entrare in contatto con la divinità e rendersi favorevole agli dei o alle forze misteriose che governavano il mondo . Era un ringraziamento ma l’ uomo avvertiva di sentirsi anche colpevole, distante o ribelle rispetto alla divinità e l’ offerta del sangue era il massimo che l’ uomo sentiva di poter offrire alla divinità . Era come se il cielo volesse colpire con la morte il peccatore e ne richiedesse il sangue quando questo volesse avvicinarsi a lui per interrogarlo e supplicarlo – Nella Sacra Scrittura che ci spiega il senso della vita dell’ uomo e dell’ universo sulla terra, il Nuovo Testamento ci fornisce la terminologia per spiegare la morte di Gesù Cristo (es. Ebrei9,11). Nessun uomo può presentarsi davanti al Dio Santo e Giusto senza purificarsi, senza espiare la colpa, perché il prezzo del peccato con la separazione da Dio è la morte. E il sangue dell’ animale mira a espiare ed espiazione nelle Scritture Antiche significa pagare un prezzo e un prezzo di riscatto . Il sangue dell’ animale rappresenta un prezzo sufficiente perchè il salario del peccato è la morte ! “ Il Sangue sparso dell’offerente ”, attesta che il peccatore è realmente morto perché la separazione da Dio è sinonimo di morte e la morte è la fine della vita . L’uomo peccatore può entrare alla presenza di Dio e presentarsi a Lui per ottenere il perdono solo se è in grado di pagare un prezzo sufficiente . Solo l’ uomo che accetta e paga questa sanzione può presentarsi davanti al Dio Santo. Tale ruolo, ci dice Levitico 17,11 ,è svolto precisamente dal sangue. Il Sangue della vittima fa da schermo all’ uomo peccatore e il sangue dell’ animale sparso per terra sostituisce quello dell’ uomo peccatore offerente . In vista di Cristo Il Padre accetta questa sostituzione perché l’ Ira di Dio viene placata solo dal sangue del condannato a morte ! Quindi il sangue esprime una giustizia giusta, vita per vita, e un passo giuridico fondamentale è Deuteronomio 19,21; ( es.1 Re 2,23;Proverbi 7,23; Lamentazioni 5,99). Perciò quando nelle nostre belle omelie e nei nostri racconti soteriologici, ci consoliamo con un ipotetico amore divino per tutti avulso dalla Giustizia Divina che richiede il sangue sparso del peccatore, anche del peccatore pentito senza alcun riferimento al Sacrificio vicario di Cristo, ci stiamo riempendo la bocca di aria fritta .  La Giustizia Divina viene placata solo e soltanto se il peccatore non pentito muore perchè non è stato in grado di offrire il “sangue” . Perché si entra in comunione con Dio solo e soltanto se è stato pagato un prezzo sufficiente e la stessa Sacra Scrittura ci dice e ci fa intuire che l’ uomo, qualsiasi uomo, non è in grado di offrire un prezzo sufficiente a riscattare la sua stessa vita .”Nessuno può offrire il prezzo del proprio riscatto “. Oggi noi sappiamo che quei sacrifici degli antichi, fatti con animo retto, ovvero nella giustizia e nella vera adorazione della divinità , avevano un valore solo se erano una figura del vero sacrificio dell Agnello , in quanto solo Cristo ha placato l’ ira del Padre offrendo il suo sangue, ovvero sostituendosi all’ uomo condannato a morte e ha cosi offerto un prezzo accettato e sufficiente, anzi sovrabbondante . Ora avendo questa offerta, questo sangue un valore eterno , Egli ha valorizzato e reso idonei tutti i sacrifici degli antichi offerti con animo retto e secondo giustizia …… perché erano tutti una figura e una prefigurazione dell’ Unica ed esclusiva offerta di Cristo al Padre . Se fatti nella giustizia erano tutti riferiti al Verbo . San Giovanni Battista ci presenta Cristo così : : “Ecco l’agnello di Dio , ecco colui che toglie il peccato del mondo “. Il Padre nessuno essere vivente del cielo e della terra lo ha mai visto e può vederlo, talmente è santo e immenso, solo il Verbo lo conosce ( Giovanni ). Le Scritture Antiche sono tutte riferite a Cristo in quanto il Padre ci ha potuto parlare solo mediante il suo Verbo e non c’è nulla che sia visibile sulla terra e nell’ universo intero delle cose visibili e invisibili che non abbiano un riferimento col Verbo. Quindi dobbiamo considerare e vedere Cristo noi oggi in due modi e sotto due aspetti : come Verbo del Padre che con lo Spirito Santo governa l’ intera creazione (ab aeterno )con Giustizia e Maestà , ma anche come vittima umana della Giustizia Divina che è un concetto assurdo che il mondo non capirà e non accetterà mai, difficile da digerire dallo stesso gruppo degli Apostoli .

Nessun commento:

Posta un commento

NUOVA DOMANDA TEOLOGICA DA AGGIUNGERE AL CATECHISMO DI SAN PIO X E’ di questi giorni un’ urgenza imprescindibile da attuare e far conoscere...