PIA CONFEDERAZIONE TRIARI ITALIA articoli di contenuto POLITICO-RELIGIOSI
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mercoledì 13 novembre 2024
CRISI DI IDENTITA’ DELLA CIVILTA’ MONDIALE
Tutto ciò che cade sotto i sensi dell’ uomo; tutto ciò che esiste, Dio lo ha creato con intelligenza e razionalità, che sarebbe come dire che tutto è stato creato con verità e giustizia . Dire che tutto è stato creato con razionalità significa dire la verità, significa dire non una cosa giusta ma significa dire l’unica cosa giusta . Dire invece che tutto è stato creato da un Caso Intelligente significa bestemmiare contro l’ intelligenza creatrice, significa negare la verità del creato, significa affermare la menzogna e negare la giustizia delle cose, significa negare la verità suprema dell’ esistenza delle cose e del creato . Ma ci può essere un Caso che usi la ragione e la verità ma nello stesso tempo è irrazionale e contro la ragione , cioè una razionalità nemica della ragione che nega la verità e la ragione ? Una razionalità contro il principio di non contraddizione della logica ? Si , ci può essere, solo se ammettiamo ad affermarlo sia un essere libero, ovvero autonomo e intelligente, separato dalla verità delle cose e contradditorio nemico della giustizia . Però dire che Dio ha creato tutto ex nihil , cioè da nessuna cosa preesistente e materiale, significa dire una cosa razionale e logica la quale la vediamo nelle cose esistenti che cadono sotto i nostri sensi, ma affermare che tutto esiste grazie a una Intelligenza e una Giustizia Onnipotente significa che la nostra volontà di esseri intelligenti e razionali ,deve fare un atto di fede , cioè dare l’ assenso e la fiducia all’ essere Creatore che ha creato tutto, senza ricorrere al discorso logico e razionale il quale sarebbe in grado solo di affermare per via di logica, quando ci arriva , solo la possibilità dell’ esistenza . In sintesi il ragionamento logico e razionale giusto ci dice che Dio esiste , ma dire che ha creato tutto l’ universo e le creature ed è l’ essere che abbia la vera esistenza , è un atto che supera ogni ragione e ci porta nel campo della fede pura, che è quello strumento immateriale che ci fa stare al di spora della ragione dove non conta la legge della fisica per esistere . La fede, ovvero la fiducia senza ragione matematica in Dio creatore ci porta nel capo dello Spirito che è un posto dove la matematica ha poco spazio a disposizione perché è lo spazio della giustizia pura, lo spazio dell’ Onnipotenza non legata alle verità materiali e razionali e che è quella giustizia e verità da cui dipende e che ha creato tutto l’ esistente . Dire infatti che Dio ha creato tutto ex nihil significa dire una cosa non contro la logica e la razionalità degli esseri razionali creati ,ma che supera infinitamente quella razionalità , significa dire una cosa che non ha matematica e che è una legge che non fa parte della fisica . Qualcuno potrebbe dire che è una cosa contro la fisica ma in realtà non lo è . Le creature nelle loro operazioni materiali si servono della razionalità e della logica per discernere tutto. Credere in Dio Creatore significa affidarsi e fidarsi di un essere personale e buono, giusto, creatore di tutto infinitamente Onnipotente . Questa è la fede e non altro . Ogni cosa materiale poi fa riferimento logico a un idea, porta il segno di una cosa invisibile, è un segno di una intelligenza invisibile e infinita dalla quale è stata creata con giustizia e verità ogni cosa . Questo essere invisibile, puro spirito, che la nostra logica non riesce a capire e toccare e vedere se non con la fede, si è rivelato agli uomini per affermare la realtà di tutto il creato, per far e si che gli esseri liberi da lui creati vedano quanto ha fatto e chi li ha generati e lo ringrazino . Capiscano e lodino questa verità . La generazione degli esseri nasconde un mistero ; nessuno di loro può capire come sono stati generati ex nihil e perché sono stati generati ; ed ecco la Rivelazione a cosa serve . Infatti nessuno può dire come esiste Dio e perché esiste Dio, cosi l’ uomo non può capire come è stato generato ex nihil .Ora se consideriamo l’ Incarnazione del Verbo ci accorgiamo per rivelazione divina nella fede che Gesù Cristo non è stato generato come gli altri uomini . Lui è nato senza un padre fisico e materiale . Si è sviluppato nel ventre verginale senza la cooperazione di un padre materiale . Era un essere materiale in tutto con gli uomini ma dietro c ‘era una persona divina e questo solo la fede nel Dio creatore di tutto ce lo può rivelare . La persona era una persona divina ,puro spirito al di sopra della ragione umana ,anche se aveva un’ anima umana . Ora cosa centra tutto questo con la crisi di identità delle società umane e dei popoli dell’ attuale fase storica della terra ? L’ uomo e la società odierna, gli uomini e in parte la stessa Chiesa Cattolica, hanno messo in discussione la loro origine, non credono al loro creatore e Salvatore ; non sanno più perchè vivono e quale sia il motivo della loro esistenza . Non vedono un motivo per esistere perché nessuno glielo ha rivelato di questi tempi . Non conoscono la verità della loro esistenza e la cercano in cose senza verità e giustizia e chi non conosce la giustizia e non vive secondo giustizia ,non può avere la pace … non può avere l’abbondanza ma solo la fame e la morte …….. Nei popoli civili che hanno una legge scritta sono apparse leggi che sono contro il bene dell’ uomo e contro i piani di Dio. Sono apparse leggi contro la ragione dell’ esistere dell’ uomo sulla terra , anzi contro Dio creatore di tutto….. senza che nessuna persona o istituzione sorgesse ultimamente a ricordarci la verità del creato, perché hanno dato credito a tante verità parziali , anzi riconoscendo e dando credito a verità parziali in sistemi di menzogna . Può accettare il Dio creatore tutto questo ? Può accettare che degli uomini faccia deviare e rovinare il Suo piano ?
lunedì 11 novembre 2024
CIRCA LA SECONDA VENUTA DI CRISTO
Tutte le Scritture e San Paolo attestano di una seconda venuta di Cristo sulla terra ma senza relazione alcuna col peccato e con la morte . Questa seconda venuta sarà come una sintesi del futuro giudizio che ci sarà alla fine dei tempi con l’arrivo del Regno dei Cieli quando tutta la terra adorerà un solo Dio e ci sarà lo scontro finale e l’eliminazione definitiva dei seguaci di Satana dal pianeta terra . Le Antiche Scritture ci danno un esempio con l’avvento del Regno di Davide, quando il Regno di Israele fu consolidato dai nemici, la legge osservata perfettamente, e si procedette a preparare e costruire un Tempio, il più grande del mediterraneo che doveva servire a pregare e custodire la Legge di Dio che promana ogni bene sulla Terra . Con Davide abbiamo la sistemazione giuridica e politica nel popolo delle dodici tribù d’ Israele di tutti i precetti della Legge, anche riguardo ai precetti liturgici di adorazione a Dio con i relativi ordini e classi del Tempio . Fu Dio stesso a dare al popolo un potere centralizzato, un re mandando un profeta tra il suo popolo e preferendolo alle autorità dei giudici e degli anziani che avevano guidato il popolo fino allora, giudici stabiliti da Mosè. Cosi si passava dopo molti anni, da una specie di democrazia e anarchia dove i giudici intrepretavano la legge nei vari villaggi e sobborghi senza più un arbitro visibile in caso di confusione e interpretazione della Legge o ci si affidava a qualche profeta senza alcuna giurisdizione legittima . Questa seconda venuta di Cristo non apporterà un riallineamento della dottrina cattolica ai nuovi tempi e alle nuove cognizioni scientifiche,climatiche o sanitarie ma sarà un trionfo e rafforzamento del dogma cattolico su tutto il pianeta voluto da Nostro Signore stesso. Ecco la necessità della Sua seconda presenza . Un trionfo del dogma di sempre su tutto il pianate terra con una lotta senza quartiere fino a una quasi completa eliminazione delle forze che vi si oppongono . Prima ci sarà una dura lotta senza quartiere con le forze del male che avverrà nell’ ambito politico . I Templari dopo il 1300 furono soppressi e non ebbero più luogo le crociate ….. Cosi vennero a formarsi e crearsi gli Stati nazionali dopo la dissoluzione dell’ Impero Romano . I Templari rappresentavano una quinta colonna armata all’ interno degli stati nazionali perché difendevano i costumi nei vari stati e proteggevano dagli eretici . Non dipendevano da un re ma da un Superiore che era soggetto solo al Papa e questo se a molti stava bene , ad altri sovrani europei dava fastidio . Ora uno Stato, un popolo si fonda sulla legge naturale che deve essere osservata da tutti affinchè ci sia giustizia, pace e abbondanza di beni della terra con la benedizione di Dio . Questa Legge di giustizia viene fatta osservare tramite alcune autorità preposte e da un braccio esecutivo che non teme di usare la spada e uccidere chi si oppone all’ osservanza della Legge . Queste forze sono le Forze dell’ Ordine o le Forze Armate. Alcuni di questi vegliano sui confini e la sicurezza dei popoli e delle nazioni , ma altri di questo braccio armato si adoperano perché sia osservata tra il popolo la Legge che distingue il bene dal male e impone la giustizia e l’ ordine con a capo i giudici o magistrati della Repubblica . Tutti hanno lo stesso fine riguardo alla morale pubblica . Ora se un tempo era il clero che si occupava dell’ aspetto spirituale della morale pubblica definendo le sue ragioni e necessità e legandola al discorso della Creazione di Dio e dell’ umanità , alle Sacre Scritture, comparando la Legge Naturale su cui si basa uno Stato e alla Legge Mosaica che ha la stessa funzione ,con la creazione degli Stati Nazionali debbono essere gli Stati e le Nazioni stesse ,senza la necessità dei guardiani della Legge e del Tempio di Gerusalemme, a presiedere all’ osservanza in tutte le sue parti . I vari corpi sociali dipendenti dallo Stato e non dalla Chiesa debbono promuovere la morale pubblica e l ‘applicazione della Legge. Ora ci dovrà pensare il braccio secolare a far rispettare la legge naturale, ovvero la legge rivelata mosaica . Così gli antichi Templari calunniati e cacciati dalla finestra , è necessario che oggi ritornino dalla porta centrale dello Stato con il Potere Giudiziario ed Esecutivo delle Forze Armate .Ecco perché sosteniamo che un corpo armato dello Stato, sotto ispirazione divina, possa compiere una restaurazione anche spirituale che è quello che fa la legge evangelica avendo le basi nella legge mosaica dove la Legge mosaica traccia il solco difeso dalla spada .
PRESBITERI
Presbitero in greco significa anziano . Ci dobbiamo chiedere se quei poveri sbarbatelli che oggi escono dai seminari e vengono ordinati preti a 25 anni dopo essere stati imbottiti di arianesimo e di evoluzionismo darwiniano o di ecumenismo siano presbiteri, cioè anziani . Purtroppo dobbiamo costatare che questi sbarbatelli che vengono ordinati giovani nella quasi totalità dei casi, non sono presbiteri, ma preti vaticano secondisti non anziani e non rispondono più ai criteri scritturistici apostolici 0 di un san Carlo Borromeo che istituì i seminari per la loro formazione . Noi oggi, vediamo che fosse bene che siano tutti sposati nella quasi totalità dei casi ,però c’è una condizione che assolutamente non deve essere eliminata . La condizione è che debbano essere veri PRESBITERI, cioè anziani ! Ovvero gente sposata e con una professione e un matrimonio riuscito alle spalle e che arrivati a 70 anni e non prima , dopo una breve e sommaria istruzione liturgica, soprattutto, vengano messi a capo di parrocchie e di diaconie . Le cose funzionerebbero molto meglio di adesso , ci scommettiamo . Una sola condizione importante : che siano veri presbiteri, cioè vecchi e rincoglioniti di almeno 70 anni !!! Sono ammesse delle eccezione .
sabato 9 novembre 2024
IL BATTESIMO E IL RAZIONALISMO
Per capire cosa sia il Battesimo dobbiamo far ricorso a delle immagini nella nostra mente e collegarle alla realtà spirituale e invisibile che si cela nella nostra anima dalla nascita ai nostri giorni e dall inizio dell umanità fino ad oggi. Teniamo presente una strada o via e questa via passa per un ponte che collega l’altra sponda di un fiume.
Il peccato col razionalismo ha fatto crollare quel ponte e gli esseri umani e tutta la creazione con la caduta di quel ponte non possono più comunicare con l’altra parte del ponte, non lo possono passare anche se riuscissero a comunicare con l’altra . La rottura di quel piccolo ponte ha interrotto le comunicazioni e ha danneggiato anche le infrastrutture portanti del ponte oltre che a impedire alle persone di attraversarlo.
Quel ponte rappresenta la comunione con Dio, la comunicazione e partecipazione alla sua divinità che il peccato impedisce . Chi è venuto a ricostruire quel ponte, aggiustandolo definitivamente servendosi di aiutanti qualificati e operai semplici è stato il Verbo di Dio Gesù Cristo che ha assunto su di sè la colpa di un altro . .
Il Battesimo non cancella il fomite del peccato, ma cancella il peccato attuale e ti dà un segno di appartenenza ,ti segna come essere che ha il lasciapassare per attraversare il ponte . Chi non ha quel Segno non può attraversare il ponte e non ci sono né santi né madonne che te lo possono far attraversare, nemmeno con una buona vita …... Una volta attraversato il ponte, infatti, per restare sull’ altra riva bisogna pregare e supplicare continuamente , munirsi di aiuti santi per non far crollare il ponte che ora sta dentro di noi .
Ci saranno altre vie misteriose, senz’altro, con le quali Dio salva attraverso la legge naturale altri esseri ,ma sono a noi sconosciute e non ne dobbiamo parlare né fare supposizioni perché li conosce soltanto il Creatore del mondo.Noi dobbiamo soffermarci su quello che ha stabilito Lui di insegnare senza costruire teologie salvifiche deficienti .…. Dio si serve di operai per apporre quel segno su tutta l’ umanità che vuole salvare. C’è un battesimo di sangue che solo Dio conosce. Comunque basta avere quel segno ed essere senza peccati e si è direttamente in comunione con Dio. Non avere coscienza e intelligenza o ragionamento di questo Segno di Salvezza, rappresenta quasi una predilezione divina, rappresenta un vantaggio immenso rispetto a quelli che nella grande maggioranza, nonostante capiscano l’importanza di quel segno, non lo attraverseranno mai quel ponte e che, anzi , dopo averlo attraversato torneranno indietro per la via del peccato e della inimicizia con Dio con i loro ragionamenti adulteri, di superbia umana e filantropici . IL Battesimo infondo è un dono e chi lo riceve non ha meriti di cognizione, lo deve solo accettare come un dono, come la stessa creazione in cui non c’è nessuna opera umana .
Maria Valtorta dai Quaderni del 1943, 10 novembre
Dice Gesù:
«Anche se si farà l’osservazione che Io mi ripeto, non mi smuovo dal mio proposito. Anche i peccati degli uomini si ripetono, nonostante tutti gli avvisi, con una monotonia sconfortante. Al suono della loro voce di colpa Io contrappongo la mia Voce di giustizia, acciò non sia detto che non ho parlato e mi si faccia accusa di averli lasciati nell’errore.
La mia Voce dice da 20 secoli le stesse cose e tale accusa non dovrebbe avere luogo. Ma l’uomo, a cui fa comodo dimenticare ciò che è condanna per le sue malefatte, dice sempre che non sapeva questo o quello. È una scusa che lo disonora e lo avvilisce perché è menzognera e perché, per quanto bugiarda, è accusa alla sua intelligenza di essere imperfetta ed alla sua memoria lesionata.
Come non ricordare gli insegnamenti ripetuti e ripetuti? Vi mettete al disotto dei bruti che imparano ciò che l’uomo insegna loro. Voi, tanto superbi, non riflettete che questo è un grande scorno per la vostra superbia?
Maria, scrivi una volta di più la spiegazione della parabola (Mt 13,3-9; Mt 18-23; Mc 4,3-9; Mc 4,13-20; Lc 8,4-8; Lc 8,11-15) del seminatore. Te la detterò per una speciale categoria di persone, il cui errore mi rattrista. Errore di imprudenza in taluni, errore di superbia in altri, errore di ribellione in altri ancora e di scandalo nell’altra categoria.
Dice la parabola che una parte del seme cadde sulla via e fu beccata dagli uccelli. La seconda parte cadde sulla pietra e mise ràdiche, ma subito seccò per mancanza di umori. La terza cadde fra i rovi e morì soffocata. La quarta, caduta in buon terreno, fruttò in misura diversa.
La Parola di Dio è seme di vita eterna. Ma la Parola è molto insidiata e da molte cose. Lascio queste molte cose e parlo unicamente di una cosa, direi micidiale quanto, forse più, del peccato stesso. E non si scandalizzi nessuno spirito pusillo se dico che è forse più micidiale del peccato. È verità.
Il peccatore la cui mente non è corrosa dall’acido del razionalismo, ha novanta probabilità di saper accogliere la Parola e ritrovare la Vita. Il razionalista ha solo dieci probabilità, e anche meno, di conservarsi capace di salvezza attraverso la Parola.
Peggio della gramigna è il razionalismo. Quando si vedrà la sua opera, nel momento in cui tutto della terra e degli uomini sarà cognito, si vedrà che questa eresia è stata la più perniciosa perché la più sottile e la più penetrante. È come un gas. Lo assorbite e vi uccide, ma non lo vedete, talora neppure ne sentite l’odore, oppure, esso odore essendo gradevole, viene da voi aspirato con piacere. Ugualmente è il razionalismo.
Le grandi eresie hanno avuto in sé due cose buone: prima di tutto furono originate da una fede. Errata quanto vi pare, degna di condanna quanto vi pare. Ma sempre una fede. Hanno perciò avuto i loro martiri, le loro lacrime, le loro lotte per affermarsi, e degli animi retti le hanno nei secoli abbellite di luci di santità che non hanno a loro svantaggio che di essere fiorite su un albero malvagio non innestato a Cristo. La seconda cosa buona delle eresie è il grande rumore prodotto da esse, per cui chi non vi voleva appartenere sapeva come fare per non appartenervi. Le stesse lotte con la Chiesa e con gli Stati erano una segnalazione per i cattolici, costituivano un confine oltre il quale uno non andava che scientemente.
Nel razionalismo ciò manca ed esso penetra inavvertito anche là dove si crede non possa entrare. Entra per mille forami, come un serpe. Si veste di vesti lecite, anzi ammirevoli, e agisce sotto di esse ma contro ad esse. È un virus. Quando uno se ne accorge lo ha già diffuso nel sangue e difficilmente se ne libera.
La reazione del peccato è violenta sotto il raggio della mia Misericordia. Ma quella del razionalismo è nulla. Come uno specchio ustorio, esso rende la via impraticabile alla grazia e la respinge. Anzi se ne fa un ardore nocivo per finire di darsi la propria condanna.
Il razionalista fa servire le cose di Dio al suo fine. Non se stesso al fine di Dio. Piega, spiega, usa la Parola al lume, povero lume, della sua mente turbata e, come un pazzo che non conosce più il valore delle cose e delle parole, dà ad esse significati quali solo possono uscire da uno che l’opera astutissima di Satana ha sterilito.
Vi sono razionalisti e razionalisti.
Inizierò dai più grandi. I “superuomini”. I negatori di Dio. Vogliono spiegare la creazione, il miracolo, la divinità, secondo i loro concetti pieni di orgoglio umano.
Dove è orgoglio non è Dio. Siatene certi. Dove è superbia non è Fede. Là vi è Satana, e Satana è il più abile giocoliere per sedurre l’uomo e fargli apparire oro schietto la foglia di stagnola raccattata nel fango.
Questi negatori di Dio, che credono avvilirsi accettando umilmente ciò che per sola loro capacità mentale non sanno spiegare, ed hanno ucciso in sé la capacità di amare, sono i giganti del razionalismo.
Non faccio una conferenza agli uomini e perciò non cito nomi. I nomi li potete mettere da voi. Per Me sono astri morti, precipitati in briciole nel fango. Non hanno più nome o ne hanno uno solo che sarà inciso a fuoco nel Giorno della Giustizia sulla loro fronte proterva e sul loro cuore più arido di selce.
Passano la vita devastando. Sono peggio di una valanga e di un uragano, peggio di una demenza, peggio di una febbre. Dove giungono uccidono.
In questi la Parola non scende affatto. Troppe cose stanno su di loro a fare da ostacolo alla Parola. Sono una delle categorie dei “Morti dello spirito”. Ribelli e scandalosi.
La seconda categoria sono gli umanamenti colti. Questi non negano Dio. Ma sulla semplicità divina, che si è fatta tale perché anche i più umili la possano capire alla luce dell’amore, mettono tutta una boscaglia di erudizione umana. Se ne vestono come pavoni orgogliosi della loro coda dai cento occhi, e come pavoni sono belli solo all’aspetto: non sanno camminare, non sanno cantare nella via e nelle lodi del Signore.
Manca ad essi l’amore che è nervo all’ala per volare verso Iddio e che è corda alla cetra per benedire Iddio. La Parola scende su loro e mette radice. Ma poi muore perché essi la infrondano e soffocano sotto le foglie inutili delle loro cognizioni umane.
Sai come sentono la Parola? Come uno che oda un altro parlare in altro idioma a lui sconosciuto. Ode la voce e vede il moto delle labbra, ma non capisce niente. Assomigliano anche a uno che, duro d’orecchi, urli mentre l’altro parla piano. Finisce che il frastuono delle sue parole copre la voce dell’altro. Per troppa erudizione fanno la Babele in sé. Per troppo sapere non accettano le luci, così semplici e pure, che Dio ha messo perché l’uomo veda la via che lo porta al Padre. E fanno Babele e tenebre anche agli altri.
Terza categoria, coloro che hanno selciato con le pietre dell’altrui razionalismo il proprio cuore per renderlo meno ignorante. Sono gli adoratori degli idoli umani. Non sanno adorare Dio con tutti loro stessi, ma sanno rimanere estatici davanti ad un povero uomo che si atteggia a superuomo. Chiudono con la diffidenza la porta al Verbo divino, ma accettano le spiegazioni di un simile a loro che abbia fama di dotto.
Basterebbe che chiedessero umilmente alla Grazia di illuminarli ed istruirli sul valore di quelle note, e la Grazia farebbe loro vedere come quelle spiegazioni, quelle dottrine, si reggono su puntelli corrosi alla base da tarli e da muffe, e come quelle voci sono stonate e dissidenti da quelle di Dio.
Vogliono esser colti e superuomini, e prendono il primo cibo che vedono. E gli idoli hanno veste pomposa e promettono deità a tutti. È la voce (Gen 3,4-5) del Serpente: “Mangiate di questo frutto e sarete simili a Dio”. E essi nella loro ignoranza mangiano.
Uno è il f rutto che vi fa dèi, o uomini. Quello che pende dalla mia Croce.
Uno è colui che dice (Mc 7,34) alle vostre menti: “Èffeta”. Il Cristo.
Uno è ciò che feconda il mistico suolo del vostro cuore perché il seme vi nasca. Il mio Sangue.
Uno è il sole che scalda e fa crescere in voi la spiga di vita eterna. L’Amore.
Una è la scienza che come vomere apre e dissoda la vostra gleba e la rende atta a ricevere il seme. La Scienza mia.
Uno è il Maestro: Io, il Cristo. Venite a Me se volete esser istruiti nella Verità.
Quarta categoria è quella degli imprudenti. Sono vie aperte su cui tutto passa. Non si circondano di una santa difesa di fede e di fedeltà al loro Dio. Accolgono la Parola con molta gioia, si aprono a riceverla, ma si aprono anche a ricevere qualsiasi dottrina con lo specioso pretesto che bisogna essere condiscendenti.
Sì. Tanto condiscendenti verso i fratelli. Non sprezzare nessuno. Ma severi per le cose di Dio. Pregare per i fratelli, istruire i fratelli, perdonare ai fratelli, difenderli contro loro stessi con un vero amore soprannaturale. Ma non rendersi complici dei loro errori. Rimanere granito contro lo sgretolamento delle dottrine umane. Nulla passa senza lasciare una traccia. Ed è imprudenza grande porre una punta contro il cuore. Potrebbe levarvi la vita o segnarvi ferite che a fatica guariscono e sempre lasciano una cicatrice.
Beati quelli che sono unicamente terreno di Dio e tali restano con vigilanza assidua. Beati quelli che, morbidi come zolla testé smossa, non hanno pietre per i fratelli né sassi per la Parola.
L’amore li fa anime adoranti la Parola e anime pietose verso gli sviati lungi dalla Parola. Ma l’amore è la loro più bella difesa e nessuna opera di male può ledere il loro spirito in cui cresce come spiga opulenta la Parola della Vita. Tanto più vi cresce, dando frutto dove di trenta, dove di cinquanta, dove di cento, quanto più in essi l’amore è vasto.
A chi lo possiede in modo assoluto, la Parola diviene loro stessa parola, poiché essi più non sono, ma sono uni con Dio loro amore.»
Dice Gesù:
«Piccolo Cristo che sei caduta sotto la croce, rialzati e prendi la croce e cammina spargendo lacrime e spargendo sangue.
Non sempre si cade per colpa. Le vittime cadono per il dolore delle colpe altrui e per la cognizione del frutto di quel dolore. E sono le cadute più sante, le cadute simili alle mie, perché sono cadute di carità.
Maria, le vittime appoggiano sulle loro gracili spalle due croci. Quella del loro Gesù che vogliono portare esse e quella che sarebbe a punizione dei fratelli. Alle vittime, alle quali è svelato il futuro, appare come un mare l’oceano di dolore causato dalle colpe degli uomini e, nonostante il velo del pianto, è a loro svelato tutto il pianto futuro.
Non giova chiudersi gli occhi, Maria. È la mente che vede perché, unita alla mia, ha della mia le percezioni mirabili. È un dono. Ma è come il dono che mi fecero le soldatesche di Pilato per incoronarmi re: è un dono che ferisce. Sono spine (Mt 27,28-29 e //). Qui sono spine. Ma sii ad esse fedele. Al di là saranno rose.
Vedi oltre il pianto, oltre le tenebre, oltre l’oceano del dolore umano, la cui onda ti copre e ti intride perché il posto della vittima è simile al frangi onde di un porto e riceve su di sé la furia delle tempeste del largo e la spezza facendosi spezzare vedi, oltre l’orrore che il mondo si crea, la terra di pace, l’amore di gioia, la vita di estasi che ti aspetta.
Oltre questo tormento è il tuo Gesù che ti attende. Oltre queste vampe è la frescura dei giardini eterni. Là non avrai più sete, più fame, più stanchezza e dolore. Io ti sarò fontana e cibo, Io ti sarò riposo e gioia. Riposerai su di Me sentendoti dire che ti amo e potendomi dire che mi ami. Oltre questa povera vita è il vero amore. Per ora è la croce. Ancora un poco e verrò. Ora scrivi per i sordi dello spirito.
Dice Isaia: “Dove devo percuotervi ancora se aggiungete altre prevaricazioni?” E aggiunge (Isaia 1,5-6) la descrizione di un corpo straziato, che hanno applicata a Me nell’ora della Passione.
Ma non sono Io, siete voi i così ridotti dal vostro peccare. E se Io ero tutto piaghe e lividure, lo ero solamente perché in quel momento ero quale voi siete ora, giunti alla maestria nel peccare.
Le opere della vostra mente (il capo) sono opere malate. Ben difficilmente il vostro pensiero è retto. Corrotti e mangiati dalla triplice concupiscenza, non potete che generare pensieri malati. Le vostre azioni e le vostre opere portano il segno delle vostre malattie mentali spirituali. I vostri sentimenti sgorganti da un cuore malato quanto la mente, sono ancor più arsi da libidine e superbia. Chiamarli sentimenti è improprio: sono meno ancora di sensi, credetelo o uomini affamati di sensualismo e di egoismo. Il vostro motore non è più l’amore. È l’interesse, la soddisfazione, l’orgoglio. Profanatori di voi stessi, asservite le membra e gli organi ai vostri desideri malati.
Dove è lo spirito vostro? Nel carnaio dove imputridiscono le cose che muoiono. Quanto spazio per il vostro spirito vi ho dato! E voi il vostro spirito lo depravate a volere la galera e lo pervertite a opere da galera, e con esso tutto voi. L’un l’altro vi rovinate e non vi è balsamo per le vostre piaghe, perché coloro che quel balsamo vi darebbero sono da voi conculcati e uccisi.
Venite a Me qualche volta ancora. E perché ci venite? Per farmi complice delle vostre azioni assassine? Dio non si presta ad uccidere. Venite per paura d’essere uccisi? E allora perché uccidete? Non giova presentarmi offerte quando oltre la mensa monda Io vedo grondare sangue dalle vostre mani, marciume dai vostri cuori, e sopra il mormorio bugiardo delle preci odo sibilare i pensieri malvagi che pullulano nelle vostre menti.
Falsi cristiani, mi fate ribrezzo. Vicini al mio altare mi sembrate dei Giuda. Non è vendendo i fratelli, non è rubando, non è uccidendo, non è mentendo, non è fornicando, non è corrompendo che si può dire di essere miei fedeli. Io ve l’ho detto con le mie estreme (Gv 13-17) parole di Maestro e, anche fra voi, quando uno è in agonia non mente mai che cosa si deve fare per essere miei amici ed avere presso di sé il Padre mio e vostro. Vi ho detto d’esser puri, buoni, caritatevoli, ubbidienti, vi ho detto di credere alla mia Parola e seguire i miei ammaestramenti, vi ho detto di rimanere uniti a Me per non morire.
Avete voi fatto questo? No. E ne morite. Io torco lo sguardo da voi perché siete per Me altrettanti discepoli traditori. E se è vero che avrei voluto redimere anche l’Iscariota, perché sono il Tutto Amore, non è meno vero che, quando me lo sono visto vicino alla Mensa (note su Giuda nel dettato 6 novembre) e vicino nell’Orto dopo avere già conchiuso l’infame mercato, tutto in Me si è sollevato di ribrezzo.
Non vi chiudo le porte della Vita e della Pace. Ma nel regno della Vita e della Pace non devono circolare esseri impuri. Tuffatevi nelle cisterne benedette in cui la porpora del mio Sangue vi renda candide le macchiate stole. Tuffatevi nelle fiamme dell’Amore sacrificando i vostri sconci amori ad un amore che vi renda degni della vostra origine e della vostra mèta. Io mi sono distrutto per fare di Me fuoco di purificazione per i peccati degli uomini.
Vogliate non peccare. Vogliatelo solo. Il resto lo farò Io che vi amo divinamente. Ditevelo: “Non vogliamo peccare”. E cercate di non farlo. Come malati da tremenda malattia, ormai superata, giorno per giorno vedrete cadere la febbre del male e aumentare le forze della salute. Vi tornerà il gusto a ciò che è buono e giovevole. La serenità, che ora invano cercate attraverso i vostri divertimenti osceni e le vostre occupazioni spietate di egoismo, rifluirà in voi attraverso la giustizia e la compassione da voi nuovamente esercitate. L’esser buoni, o figli, rifà l’anima simile a quella del bimbo: fiduciosa, ilare, leggera, in pace.
Il regno dei Cieli, Io l’ho detto (Mt 18,1-5 e //), è di chi si fa simile ai bimbi. Ma avrete un anticipo di quel regno beato anche sulla terra se verrete al Padre con l’anima tornata innocente, poiché Dio ama i pargoli, e davanti ad un’anima che sa farsi pargola per amor suo e torna pura, onesta, amorosa, fedele, apre le dighe della Misericordia facendone fluire torrenti di grazie.
Il mondo che muore ha bisogno di questo lavacro di Misericordia per detergere tutte le sozzure e tutto il sangue e ricoprirsi di beni per i bisogni degli uomini.
Non è la ferocia che dà pane e ricchezza. Credetelo. Manca alla ferocia la benedizione divina, e dove essa manca anche se seminate grano nasce cicuta e se allevate agnelli vi si mutano in iene.
No, figli. Tornate al Signore e Dio ripeterà per voi, tornati alla dimora, il miracolo (Es 16) della manna antica. Nulla è impossibile a Dio e nulla è impossibile all’uomo che vive in Dio.
QUANDO IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI
C’è un solo fine che giustifica i mezzi e questo fine è il Regno di Dio sulla terra che permette di vivere una pace universale agli abitanti della terra, ma questo fine non esclude la violenza , l’ intolleranza e la pena di morte per chi si oppone alla realizzazione della giustizia divina e della pace sulla terra . IL Signore Dio ha creato la terra e ha fornito tutti i mezzi per la sopravvivenza a migliaia e migliaia di generazioni che si succederanno fino al termine stabilito da Lui . Dio è l’ Alfa e l’ 0mega . Ci vuole fede ? Chi non crede all’ Onnipotenza di Dio e ci prospetta piani generali e filosofie della ragione alternative a questo piano sono quelli che diventano amici del serpente che parlò a Eva convincendola che il Regno non appartiene a Dio ma all’ empio e tiranno di questo mondo e che combatte il piano di Dio da sempre . Egli induce gli uomini all’ angoscia , a una falsa giustizia, a una falsa pace che non è frutto della verità e della giustizia di Dio che ha manifestato con la sua legge . La legge è stata scritta per dare la pace , la sovrabbondanza e la giustizia all’ uomo . La legge è per l uomo !
Sulla terra manca la giustizia e quando manca la giustizia arrivano le angosce ,la fame, la carestia, le guerre ovvero l’autodistruzione umana . L’angoscia è disperazione e mancanza di fede in Dio .. L’ uomo, sia a livello personale e sia come gruppo sociale dispera di poter vivere bene ………e non si accorge che è solo mancanza di giustizia ,anzi di fede .. “Come faranno a sopravvivere milioni di persone senza acqua che scarseggia se la terra può dare da vivere bene solo a 2,5 miliardi di persone, pensano ? Come faranno a sopravvivere quando finirà il gasolio, come faranno a sopravvivere con un ambiente inquinato e mortifero e una terra sfruttata ?” Ma non ti dicono che il 95% della terra non è coltivata ,che l’Asia ,l’ Africa e le Americhe sono spopolate e quelle terre lavorate non coi carri armati possono sfamare miliardi di esseri . Non ti dicono che col prezzo di una portaerei possono risolvere i problemi idrici di tutt l'Africa centrale . Non ti dicono che la scienza, non la loro scienza, ha trovato nuove fonti e nuovi mezzi del creato messi a disposizione e predisposti da Dio per sovvenire a tutte le necessità . Oggi dove scavi puoi trovare gas e petrolio e fonti di energia alternativa ,basta comporre i tasselli di un mosaico e metterli al posto giusto : il problema è l ignoranza e la disperazione che producono le ideologie mortifere e guerrafondaie . Il problema è la mancanza di giustizia che viene confusa con l’ ugualitarismo e altre menzogne senza ragione . In generale l’ uomo o l’ umanità sulla terra ha bisogno della Verità . La Verità è la suprema ragione di questo mondo e non si può vivere senza Verità . Dalla Verità scaturisce la Giustizia che produce la Pace tra gli esseri . Se io conosco la verità , agisco giusto di conseguenza….. ,ma non la verità delle sedute psicologiche …. si intende ……. La prima Verità che l’ uomo non può fare a meno di negare è che Dio ha creato il cielo ,la terra , l’uomo e gli esseri del creato e che ha fatto tutto per bene . Non stiamo facendo un discorso sulla salvezza ,cioè sulla rottura dei rapporti e negazione da parte degli esseri di un Dio creatore di tutto, i quali attribuiscono ad altre entità demoniache o al caso la creazione della terra del cielo e di tutto ciò che esiste . In questo caso dovremmo parlare di un'altra giustizia con la quale Dio viene incontro a chi ha sbagliato non colpendolo o punendolo per avere infranto la sua Legge . Un paragone preciso per capire cosa sia la giustizia divina è il pagamento del giusto prezzo…… . La giustizia , ogni giustizia deve essere conosciuta per essere praticata e questa giustizia Dio l’ ha manifestato con la sua Legge . Senza la legge non possiamo capire di che giustizia si tratta .Ora chi sono quelli che dicono di possedere la legge, di conoscere la Legge o la scienza e poi la travisano per dominare il mondo e distruggere la pace col peccato ? Ecco che i più pericolosi nemici di Dio e del suo piano per l’ umanità possono diventare proprio quelli che credono di possedere la Verità e quindi la Legge e che magari ti ingannano con mille libertà dalla vera Legge di Dio . Da costoro bisogna sempre guardarsi ci raccomanda proprio San Paolo e tenerli sempre sotto schiaffo …….. In quale caso allora il responsabile del bene comune a cui è affidata la Legge di giustizia può ricorrere alla violenza senza esclusione di colpi ? In tutti quei casi in cui l’ ordine della Legge viene sostanzialmente violato sia a livello privato e sia a livello pubblico e sociale . Anche con la lena di morte ? Soprattutto con la pena di morte perché è il maggior deterrente a non vivere nell’ ingiustizia . La pena di morte deve essere pedagogo alla Verità del creato , alla Legge e alla Giustizia , che sono tre verità senza le quali non è possibile la vita sulla terra anche sul piano materiale, senza considerare il piano spirituale dove Dio ha manifestato la Sua Misericordia per quelli che ritornano a lui e sono pentiti e capiscono l’ ingiustizia della loro vita dove Cristo ha posto il rimedio con la sua croce pagando la giustizia divina . Ogni ideologia che ci allontana dalla verità del creato, va trattata come grande eresia o come il male dei mali che viola la legge ; ogni ideologia che conduce falsamente a Dio, è l inganno della ragione ,in essa c’è la mano di chi vuole la rovina dell’ uomo sulla terra .
mercoledì 6 novembre 2024
PERCHE’ I PRIMI CRISISTIANI NON FONDARONO UNA DEMOCRAZIA CRISTIANA ?
Tra i primi cristiani che si convertirono al cristianesimo troviamo un gran numero di soldati romani di tutte le legioni ; dalla X Fratensis di stazza nel porto di Cesarea in Palestina in un certo periodo, alla Cohortes Italica che troviamo sempre in Palestina e …….tra le circa 40 legioni del tempo di Augusto sparse per tutto l’ Impero ,c’era la Legione Tebea (6.600 uomini ,un tempo 12mila uomini ) ed era composta interamente da cristiani egiziani di Tebe e mandata a combattere i Quadi e i Marcomanni in Germania durante il terzo secolo d.C. Questi, erano comandati dal generale Massimiano che fu fatto Cesare (285d.C) della parte orientale dell’ Impero da Diocleziano, l ‘anno successivo divenne Augustus .
Operarono ai confini del Reno e fecero molte incursioni in Gallia (Francia) contro le rivolte contadine dei Bagaudi dove operarono brillantemente per ristabilire l’ ordine romano fino a quando in alcuni valloni svizzeri la loro spada si rifiutò di uccidere dei cristiani perseguitati per la loro fede in Cristo .Era necessaria una motivazione giuridica per condannarli dato che erano soldati esemplari, allora furono obbligati a offrire sacrifici all’ Imperatore e quindi dopo il loro rifiuto furono decimati …. Erano comandati da San Maurizio e generalmente erano soldati di pelle scura . Le prove storiche di questa legione cristiana sono infinite e non possono essere negate da nessuna mente onesta . Oramai la storiografia massonica nega tutto ciò che non gli va a genio, sono arrivati a negare anche Gesù Cristo e gli Apostoli e San Giovanni come figure realmente esistite, ma ce ne vuole a negare una legione di 6.600 uomini e le loro battaglie che hanno lasciato tracce in tutto l’Impero Romano, dall’ Egitto alla Germania. E pensare che questi negatori insegnano storia nelle cattedre universitarie ! Ecco cosa fa la fratellanza umana universale quando deve costruire livelli di menzogna organizzata ! Hanno davvero una formazione scientifica , come l’aveva lo schiavista odiatore di ebrei Voltaire che negava cha ai tempi di Mosè ci fosse la scrittura e quella invece era stata inventata mille 500 anni prima ! Ma loro usano la ragione e l ‘intelligenza e poi hanno tutte le prove che sono le loro supposizioni fantasiose e ti negano o reperti storici che sono la testimonianza vera di una storia che loro ti negano facendole diventare leggende e generi letterari . La stessa cosa fanno con le Sacre Scritture . Ma loro hanno i lumi dalla loro parte cioè una sfera di metallo, arrugginito oramai , dalla quale esce tutto quello che gli pare. Ora ci dobbiamo chiedere a questo punto : perché La venuta di Cristo è concisa con l’ Impero Romano e non con i Babilonesi e i Persiani o con Antioco , che avevano distrutto Gerusalemme e schiavizzato gli ebrei deportandoli di nuovo e dove operavano pure grandi profeti e lo stesso Daniele ministro di Dario ? Dobbiamo costatare come i Romani più che la filosofia e alla retorica davano molta importanza ed erano guidati da una legge scritta a cui si attenevano per caso ? - Iniziarono con le leggi delle 12 tavole che possiamo definire un copione della legge di Mosè o dei dieci comandamenti e quando l ‘Impero si espanse in tutto il mondo abbiamo il Corpus Juris Civilis. Da wikipedia :-“ Le leggi delle XII tavole (duodecim tabulae; duodecim tabularum leges) sono un corpo di leggi compilato nel 451-450 a.C. dai decemviri legibus scribundis, contenenti regole di diritto privato, di diritto pubblico e di diritto sacro. Rappresentano una tra le prime codificazioni scritte del diritto romano, se si considerano le più antiche mores e lex regia. ..di cui Cicerone affermava . “«[...] mi pare che il solo libro delle XII tavole superi per autorità e utilità le biblioteche di tutti i filosofi.» Erano un applicazione dei dieci comandamenti alle situazioni particolari nel diritto civile . Sarà un caso questo ? La conversione di soldati romani, soprattutto se graduati, creava un grave problema nella Chiesa primitiva perché questi erano al servizio del potere politico (pagano ) e racchiudeva il problema della conversione dei non circoncisi al cristianesimo che fu il primo grave problema affrontato dal primo Concilio di Gerusalemme . Queste conversioni rappresentavano un grave problema politico. A nessuno di questi soldati fu ordinato di abbandonare la loro carica e molti di questi in seguito divennero anche vescovi e grandi martiri, testimoni della fede . Infatti, guarda caso , proprio nel terzo secolo dopo Cristo si pose forte il problema politico per i cristiani a causa dei tanti soldati che si facevano battezzare ed erano cristiani, che era la cosa che più dava fastidio agli imperatori romani . Ricordiamo anche il miracolo che Gesù stesso fece al centurione romano a Cafarnao raccontato da Luca e da Matteo . Gesù stava per entrare nella casa di un pagano che avrebbe fatto scandalizzare (Luca 7-10) i giudei che lo avevano pregato di guarire il servo malato . Il centurione capisce l ‘imbarazzo dei giudei che lo avevano raccomandato e ferma Gesù :” Signore io non sono degno che tu entri nella mia casa !”. Allora Gesù esclama : “ non ho trovato nessuno in Israele con una fede cosi grande “….. E noi sappiamo dalle Scritture e dalla Rivelazione che la Salvezza si basa tutta sulla fede…… - Gli Atti raccontano al cap .10 che c’era in Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della Coorte Italica, uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia; faceva molte elemosine al popolo e pregava sempre Dio. Un giorno verso le tre del pomeriggio vide chiaramente in visione un angelo di Dio venirgli incontro e chiamarlo: «Cornelio!». Egli lo guardò e preso da timore disse: «Che c’è, Signore?». Gli rispose: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, in tua memoria, innanzi a Dio. E ora manda degli uomini a Giaffa e fa’ venire un certo Simone detto anche Pietro. Egli è ospite presso un tal Simone conciatore, la cui casa è sulla riva del mare». Quando l’angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamò due dei suoi servitori e un pio soldato fra i suoi attendenti e, spiegata loro ogni cosa, li mandò a Giaffa. (Atti 10,1-8). In questo episodio, non viene descritto il vangelo del regno predicato ai poveri e agli ultimi da Pietro, ma lo Spirito di Cristo si rivolge a persone che fanno parte del ceto politico, anzi militare . In questi passi scopriamo non l’azione moralistica di Dio ma la direzione politica che vuole dare al percorso della Chiesa . Non viene annunciato il vangelo a spie erodiane ebree, ma a soldati romani e non gli viene chiesto di cambiare mestiere visto che questi occupavano il territorio del popolo eletto .. Noi a un certo punto ci chiediamo perché tanto astio da parte della cultura atea e gnostica nei confronti di figure come quelle di Costantino, ma prima ancora nei confronti di San Paolo . Certi ebrei sarebbero anche disposti ad accettare la figura profetica di Cristo ma non quella di San Paolo e ci deve essere pure un motivo . Il motivo è che per San Paolo l’adorazione a Cristo, Verbo del Padre , è dovuta da parte di tutti i popoli della terra e non solo dagli ebrei. Prima o poi tutti i popoli dovranno convertirsi perché questo è il piano di Dio per la storia dell’ umanità da Lui creata . Cosi Costantino Imperatore e i popoli dell’ Impero Romano furono i primi a convertisti alla fede cristiana e sostituire gli ebrei nei piani di Dio. Costantino era giovane ufficiale ed era stato in missione anche in Egitto, perciò conosceva benissimo le vicende della legione Tebana e molti di loro è probabile che li abbia conosciuti di persona . A contrario di quello che qualcuno si aspetti, i cristiani erano ottimi cittadini, non creavano nessun partito di opposizione perché servivano una che era per il bene comune del popolo anche se non era perfetta e poi erano ottimi soldati i che combattevano per l’Impero . Non si davano a gozzoviglie ,non frequentavano case di prostituzione, non partecipavano a banchetti gay e a giochi ludici con fiere e gli uomini erano fedeli alle proprie mogli…… e non erano razziatori di città e di villaggi ,non derubavano più nulla ! Nostro Signore senza aspettare il terzo secolo poteva mandare un presbitero alla coorte imperiale, decretare la morte di un ministro e poi farlo risorgere al suo comando il terzo giorno . Gli sarebbero cascati tutti ai piedi ritenendolo un dio pagano . Ma non è nei piani di Dio questo tipo di conversione dell umanità . Dio vuole il mondo intero perché è Suo ! Non basta riconoscere con parole di adulazione Gesù , poi ci vuole la vita vissuta secondo il proprio stato e con la propria famiglia e in mezzo alla società e ciò non è facile . Cristo stesso ,Re politico e Re dei Re della Terra , non ha mai contestato il potere politico né di Roma né di quello giudaico. Date a “Cesare ciò che è di Cesare “ , perchè il potere politico si deve occupare soprattutto di giustizia per la convivenza e questa convivenza si attua praticamente osservando la legge .. di Dio !!!! La ragione naturale si basa sulla giustizia e sulla logica della legge la cui normativa ci viene da Dio stesso . E la giustizia si basa sulla verità ! Con Costantino la religione diventa politica e per questo la massoneria ,visto che non riesce a negarne l’esistenza che sarebbe troppo puerile, odia Costantino a morte ! La massoneria ama personaggi come Giuliano l’Apostata , Arbogaste , i vari Federico di Svevia e Voltaire che amavano la pace con le loro filosofie filosofie filantropiche menzognere che negava il progetto di Dio . Costantino nasce tra il 271 e il 275 d.C. ed era di origini Serbe . . Era figlio di Costanzo Cloro militare e politico romano di origini Illiriche e figlio di Elena donna greca . Nel 288 Costanzo,padre di Costantino diviene Prefetto delle Gallie e nel 293 d.C. viene nominato Cesare augusto di occidente . Del resto già nel libro dei Maccabei se ne pala di loro con molta ammirazione , perché non avevano un tiranno che li comandava con la sua sete di potere e di ricchezze,ma dei consoli eletti dal Senato (senex ) Romano . Gesù Cristo stesso ,Re politico e Re dei Re della Terra ,non ha mai contestato il potere politico né di Roma né di quello giudaico. E se Cristo nella sua parte della missione di Re si fosse occupato di potere politico in prima battuta , pochi sarebbero sopravvissuti alla sua giustizia . Se avesse fatto subito giustizia forse non si sarebbero salvati nemmeno i suoi apostoli . Ecco che , ora , prima di regnare , ci sta lasciando un tempo di conversione e riflessione, passato il quale, non ci sarà più misericordia . Comunque Verrà di Nuovo proprio su questa terra ,nella sua vigna e riprendersi ciò che è Suo e gli appartiene E quando gli iniqui penseranno di avere vinto , saranno tutti giustiziati dal “soffio della sua bocca” !
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