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venerdì 31 ottobre 2025
LA POLITICA E IL BENE COMUNE Per non abbandonarci a visioni parziali o particolari di ciò che potrebbe essere il bene comune per perseguire alcuni obiettivi, fini o idee, bisogna capire cosa è il bene comune a tutti e il bene in sé .. Una maggioranza economica o popolare potrebbero dare una loro definizione di bene comune in una situazione di benessere o malessere e il tema si dividerebbe subito tra bene per il popolo e proletariato e bene per i proprietari di grossi capitali o ceto benestante a loro legato che si fa schermo della parola libertà . E ce ne usciremmo con le solite teorie sociali o comuniste,trite e ritrite , o capitaliste tra le più svariate, oppure con un misto di una e dell’ altra . Ecco che bisogna convincersi del fatto che il bene sociale è innanzitutto un concetto etico e ha una comune origine . Il bene comune è una norma da seguire dove non si può parlare di libertà personale perché quel bene dovrebbe mirare al bene di tutti, cioè della maggioranza e minoranza che sia .. . Il primo bene per l’ uomo apparso sulla terra appena qualche migliaio di anni fa è stata la sua creazione, la sua apparizione all’esistenza dove al contrario degli animali e di altri esseri viventi sulla terra, l’uomo aveva una coscienza di sè e di ciò che gli girava attorno . Conosciamo bene la sua storia delle origini ! Il suo essere creato ,libero e cosciente, autonomo, però che racchiudeva dei limiti e dei rischi per lui stesso essere indipendente e libero .. In segno di sottomissione e per scongiurare che usasse male la sua autonomia dal Dio creatore di tutto, il Signore gli impose una regola di nessun conto, però una regola che, osservata, facesse capire a se stesso, innanzitutto ,ma pure a Dio, che la sua libertà e autonomia aveva un limite, era una libertà condizionata dalla sua natura e quindi era stato creato e non si era creato da solo ……. Trasgredendo quel limite ne andava di mezzo l' onore e la parola del Creatore. Gli furono pure dati alcuni poteri sulla terra, alcune migliaia di anni prima rispetto alle creature non viventi, ma doveva rispettare una regola che indicava la sua sottomissione : non era solo, doveva convivere con altri e doveva sottomettersi innanzitutto a Dio come supremo atto di giustizia dovuto, allora ci voleva una regola che gli facesse capire questo : “ io ti ho creato e tu non sei superiore a me ! “ Dio disse : "Dovresti inginocchiarti davanti a me ma ti chiedo solo un segno di sottomissione . Ed era giusto che Dio chiedesse questo perchè era la verità . La verità era ed è che Dio ha creato tutto ed è un atto di giustizia crederlo . E cosa è questa giustizia ? Nient’altro che un concetto etico che esprime una verità che può essere anche logica e fisica ! E’ un concetto etico, logico , possiamo dire, che considera una causa e assegna ad ognuno la sua parte se si tratta di esseri viventi ,a ognuno quello che gli aspetta secondo verità . Il giusto peso,la giusta misura, il giusto prezzo di una cosa . All' uomo era richiesto un minimo di gratitudine ! Scusate se è poco dopo che era stato creato ex nihilo . - La nostra storia umana è fatta di valori, argomentazioni ,progetti che le cosidette scienze umane sono meno di zero . Cosa ti sarebbero dire dell' umiltà ,della gratitudine che è un prodotto dell' umiltà verso Dio ? Della misercordia ; della giustizia che è il fondamento della vita politica ! Eppure si gonfiano della parola scienza e stanno su tutte le cattedre a pontificare e giudicare coi loro progetti di convivenza..... . Le norme etiche considerano il rapporto di causa avendo come misura il motto romano : “ do ut des “sul quale si basa la giustizia tra gli esseri viventi che, se vogliamo, possono collegarla anche a teorie scientifiche e matematiche riguardo alla materia …..da dimostrare quando appartenente a una logica etica in cui introduciamo il concetto di causalità …... .La giustizia che si basa sulla logica ci dice che ognuno deve avere la sua parte , perché ( causa efficiente ) abbiamo la stessa origine e natura . E da questo potremmo dedurre teorie ugualitarie e popolari sul bene comune che alla fine di ugualitario non potrebbero avere proprio nulla, mentre considerando certi sistemi verticistici, potremmo dedurre che effettivamente potrebbero fare il bene di tutti con una maggiore giustizia ….. ma non è questo il discorso che ci interessa approfondire quanto cercare di capire l’origine della politica e del bene comune che, senza il progetto di Dio ci affideremmo a teorie umane di parte dove iniziano copl distruggere i fondamenti morali dell uomo con teorie indimostrabili e favole di cappuccetto rosso .. Ci interessa stabilire e dimostrare come senza etica, sena concetto di bene o di male non c'è politica . Quando convivono più persone e più famiglie bisogna parlare di politica ,ma questa politica deve avere sempre alla base il bene comune .E quando si parla di politica e non di amministrazione e quantificazione di beni soltanto , al primo posto viene la legge, la norma ,la quale è fatta per la giustizia tra gli esseri viventi .”La legge è fatta per l ‘uomo e non l uomo per la legge !“ Ora “bene comune” significa che io in una data società o gruppo sociale non posso vivere in assoluta libertà secondo i miei interessi e gusti senza seguire una morale ( norma ) e un progetto che potrebbe essere diverso dal mio e abbia basi oggettive per il bene di tutti . . Io, essere creato, non sono neanche in grado di capire se è una norma che si trova dentro di me perché la vedo fuori di me in rapporto ad altri esseri viventi .. .In questa autonomia dell essere umano c’è un pericolo per la verità e la giustizia delle cose dell universo .. Ecco che debbo mettere un freno al mio orgoglio di singolo , alle mie capacità e poteri che ho sulla materia fisica; poteri che inficerebbero il bene comune di altri perché io che
sono un atomo singolo, una persona singola anche se posso aspirare e avere idee di assolutezza infinità .. non sono solo ma debbo tenere presente che questa individualità che ho, questa coscienza che ho è legata a un corpo materiale con dei limiti e deve convivere con altri esseri singoli . Solo con l' obbedienza a una stessa norma possiamo essere uniti e non più singoli . La norma morale unisce l 'uomo e lo fa uscire dal suo monismo, la libertà morale proposta dalle scienze umane ,la trasgressione lo divide e lo uccide . E se guardiamo la natura ci accorgiamo che è retta da leggi fisse......... ; l’ uomo , tutti gli uomini ,debbono limitarsi nella loro convivenza con una stessa legge morale per convivere . Non debbono limitarsi al rispetto, alla scienza e alla conoscenza delle cose . Debbono limitarsi nella convivenza,anzi nei confronti del Creatore, l’unico che può stabilire leggi eterne che promanano dal suo essere eterno e infinito. Fare questo è sapienza , una parola sconosciuta agli artefici della dissoluzione che si riempiono la bocca con la parola scienza . La norma unisce l' uomo libero e lo mette in rapporto con gli altri . Però l' uomo deve l’obbedienza a Dio innanzi tutto ; riconoscere il suo essere creatura e seguire regole che permettono la convivenza giusta tra loro ! L’obbedienza a Dio è il valore principale da assumere, prima di ogni atto politico. Se l’ uomo si sottomette a Dio, allora potrà adempiere il suo piano e vivere una lunga vita . Ora è la religione rivelata che ci dice come si è graditi a Dio che ci ha creati e non le scienze umane e neppure la politica .. Dio ha rivelato il suo piano storico agli angeli e a tutto l' universo delle creature sulla Terra e non ha permesso che l' uomo avesse un suo piano . Dio si è rivelato e non ha nascosto il suo piano, esso è davanti a tutti nella natura e nella fede nel suo messia . L' uomo deve riconoscere Dio sia nella natura e sia nella Rivelazione .
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