venerdì 9 maggio 2025

RERUM NOVARUM "Leone XIII difende la proprietà privata come conseguenza naturale e legittima del lavoro umano contro il socialismo e il comunismo . Il lavoratore, con la sua fatica, guadagna un salario che ha il diritto di gestire e investire liberamente, anche acquistando beni durevoli come la terra. Questi beni, frutto del risparmio e del lavoro, rappresentano una legittima estensione della mercede ricevuta. L’abolizione della proprietà privata, dunque, priva l’operaio non solo del frutto del proprio lavoro, ma anche della possibilità di migliorare la propria condizione e quella della propria famiglia. A fondamento della sua argomentazione, il Papa pone una visione antropologica che distingue nettamente l’uomo dagli animali: mentre il bruto è guidato solo da istinti, l’uomo possiede la ragione, che lo rende capace di progettare, risparmiare e possedere stabilmente beni materiali. Di conseguenza, il diritto alla proprietà privata è considerato un diritto naturale, inerente alla dignità razionale dell’essere umano, e non può essere soppresso senza commettere un’ingiustizia fondamentale ".

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