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mercoledì 1 gennaio 2025
OGNI UOMO CHE NASCE HA L’ OBBLIGO TASSATIVO DI OSSERVARE LA LEGGE MORALE DIVINA
Nessun essere umano nascendo sulla terra è escluso dal vivere secondo l’ unica legge morale data agli uomini . La legge è unica per tutti e non ce ne sono due . Nessun essere umano è libero di agire e di vivere secondo una sua morale e secondo una sua fantasia mentale, perché nasce già con un programma nelle sue stesse cellule biologiche che sono orientate già per natura a eseguire un agire morale dato dall’ Eterno a lui e l’uomo è tenuto a favorirla con l’adesione della volontà . Parliamo logicamente della norma generale e non del caso patologico particolare, in cui la natura magari ha posto ulteriori restrizioni alla libertà della natura umana .….. Ma l’ uomo è libero di non seguire alcune leggi che deduce dalla sua natura biologica e spirituale ? Si è libero , però non agirà più secondo la morale biologica e spirituale che lo identifica come persona e perderà man mano la dignità morale già acquisita ..
Ci sarebbe da discutere a lungo e spiegare perché è necessario che ci sia una legge morale unica su tutta la terra e chi ha il compito precipuo e specifico di attuarla nelle società umane ,ma sarebbe troppo lunga la spiegazione e bisognerebbe passare a scrivere un libro , per cui parleremo solo di concetti generali . Questa necessità della legge unica all’ inizio della storia umana, non se ne capisce la necessità e l’ utilità per il bene dell’ uomo ,ma poi moltiplicandosi ed espandendosi , diventando miliardi gli uomini , egli stesso troverà questa legge necessaria come il pane da magiare per sopravvivere sulla terra ….. Il potere della legge aumenta in proporzione del numero e dei popoli che abitano la terra . In epoca moderna il Codice Romano già ci era arrivato da solo con una certa precisione a stabilirla , infatti Cicerone scriveva : “ «Certamente esiste una vera legge: è la retta ragione; essa è conforme alla natura, la si riscontra in tutti gli uomini; è immutabile ed eterna; i suoi precetti richiamano al dovere, i suoi divieti trattengono dall'errore; ma essa però non comanda o vieta inutilmente agli onesti né muove i disonesti col comandare o col vietare. A questa legge non è lecito apportare modifiche né toglierne alcunché né annullarla in blocco, e non possiamo esserne esonerati né dal Senato né dal popolo, né dobbiamo cercare come suo interprete e commentatore Sesto Elio; essa non sarà diversa da Roma ad Atene o dall'oggi al domani, ma come unica, eterna, immutabile legge governerà tutti i popoli ed in ogni tempo, ed un solo Dio sarà comune guida e capo di tutti: quegli cioè che elaborò e sanzionò questa legge; e chi non gli obbedirà, fuggirà se stesso e, per aver rinnegato la stessa natura umana, sconterà le più gravi pene» (1).
Allora, il nostro paradigma di riferimento è Adamo, cioè iniziamo dall’ inizio della storia umana e non dal vibrione padulo inventato di sana pianata dai nemici della storia umana e dell’ uomo sulla terra .…. . . Adamo essendo stato creato ex nihilo e messo in un pianeta creato appositamente per lui , doveva solo lodare e benedire Colui che lo aveva creato . “ Cogito ? Allora sono stato creato ! “ Aveva questo obbligo tassativo e lo doveva fare liberamente come ce l’ hanno gli Angeli non fatti di materia che adorano Dio che li ha creati . . gli angeli adorano Dio senza il mezzo della materia . Senonchè Adamo esce fuori dai binari , non osservò un ordine stabilito da Dio in alcune cose visibili e materiali che Dio gli aveva comandato . Non osserva una legge nei confronti di Dio e non nei confronti di un altro uomo. Pecca è viene punito ma non in maniera infinita e perpetua perché Dio gli riconosce delle attenuanti generiche e lo lascia ancora al suo posto . Però alcuni suoi figli poi abitanti villaggi e tribù peccarono fino ad uccidersi fra loro ,ma ancora non c’era chi doveva fare giustizia e chi gli spiegasse le vie del male e del bene per ottenere la pace e la concordia tra loro . Non c’era ancora un’ autorità specifica . La giustizia era affidata agli anziani o ai capi tribù e famiglie , oppure a un capo che si era distinto per il suo coraggio e la sua saggezza di comando .Chi commetteva un delitto impunito, doveva temere un “vendicatore del sangue” , una sorta di giustizia divina o una mala sorte che lo avrebbe colpito prima o poi infallibilmente quando meno se lo aspettava . Quella poca umanità con questa impostazione di vita e di giustizia andò avanti fino al Diluvio , cioè fino a quando Dio non decise di fare un reset a causa della cattiveria umana e di ricostruire una nuova umanità su nuove basi morali . Con Noè abbiamo una nuova impostazione sociale da parte di Dio che non si fida più della libertà affidata alla legge naturale nell’ uomo : Egli ordina : ” il sangue dell ‘uomo, dall” uomo sarà sparso “. Ci dovrà essere chi condannerà le infrazioni a una legge divina e sarà l’ uomo stesso ad attuarla ..” Occhio per occhio dente pe dente” . Rimaneva anche per Noè sempre l’ obbligo sociale tassativo di prolificare e riempire tutta la terra . Ma dopo Noè gli uomini capiscono che debbono formarsi delle autorità e avere una giustizia tra loro per punire i dellitti e i furti in modo che non ci fosse un altro Diluvio . La natura stessa dettava la normativa oltre che la tradizione all’ umanità nei villaggi e nelle città per regolare il loro vivere comune fondato su una giustizia divina e non umana . Senza giustizia divina è impossibile vivere liberi per l’ uomo .Nelle campagne, invece, per avere l’accesso ai pozzi per le pecore, vigeva la legge del più forte…. : chi aveva più schiavi e serventi , dettava legge riguardo alla pastorizia o all’ agricoltura . Ma con Abramo Dio da ancora un'altra impostazione alla comunità umana . Egli stesso si forma un popolo paradigmatico esclusivo per lui , un popolo da lui assistito che doveva essere un esempio da imitare per tutti gli altri attraverso le loro gesta e le loro leggi . A questo popolo concesse il Tempio più grande di tutta l’ antichità sulla terra e in questo Tempio nella parte più sacra non c’era una statua ma una Legge ; dei rotoli scritti . Quella legge era stata scritta col dito di Dio, era stata data da angeli a Mosè , era il volere di Dio per gli uomini , era il verbo di Dio al popolo di Israele . Un verbo che li avrebbe fatti vivere come popolo e con quel verbo avrebbero avuto l’assistenza e l’amicizia di Dio stesso. In questo popolo gli anziani e i capifamiglia dovevano vegliare sull’ osservanza delle norme . Lì avrebbero trovato la storia dell’ uomo e della terra e la loro discendenza . Le uniche autorità riconosciute erano quelle che ricordavano al popolo la legge e la facevano osservare per avere sempre l’ aiuto divino e sopravvivere come popolo ,perché senza Dio non c’è storia . Quella legge rappresentava la Giustizia Divina tra gli uomini , tra uomo e uomo, tra nazione e nazione , tra popolo e popolo . Se uno voleva conoscere i caratteri della divinità, doveva conoscere quella legge . A un certo punto della storia umana Dio stesso manda sulla terra il suo Figlio facendolo incarnare per confermare in tutto e per tutto quella Giustizia Divina di cui il Figlio è il banditore e Re , Colui a cui tutti i popoli dovranno obbedire e servire , perché al di là di quella giustizia l’ uomo e i popoli troveranno solo la morte . Egli sarà l’ unico il giudice dei vivi e dei morti . Dio, che ha creato miriadi di esseri, angeli di tutti gli ordini e classi; uomini a miriadi attraverso un tempo infinito, questo Dio decide di incarnarsi proprio nell’ umanità; in un essere visibile e non in un angelo liberatore e con una decisione irrevocabile che durerà per tutti i secoli e per l’eternità perché la sua umanità in Cristo Gesù non sarà più cancellata e Dio rimarrà tale nei secoli dei secoli .
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