venerdì 14 giugno 2024

LA DEIFICAZIONE DELLA RAGIONE DALL’ ILLUMINISMO IN POI Il maggior sistematore e architetto della filosofia della ragione odierno o “filosofia dei lumi “ potremmo dire che sia stato Immanuel Kant (I724-1808 ). Rettore dell’ Università di Königsberg. Egli più degli altri, ha deificato la ragione umana e quindi la conoscenza , cercando nel contempo di costruire un sistema filosofico per salvare la morale tramite dei sofismi appositamente inventati, altrimenti si poteva capire di non poter esserci convivenza civile nelle società umane e in quella in cui lui stesso viveva senza capirne il senso e lo scopo . . Bisognava almeno salvare la morale altrimenti l’ uomo scienziato e conoscitore di tutto ciò che appare non avrebbe potuto vivere sereno e beato nell’ ordine del creato mediante le sue conoscenze a cui ha imposto lo stampino della sua mente e fatte passare per conoscenze universali .. Come si può vivere senza pace e concordia che deriva dalla morale universale ? L’ uomo non potrebbe costruire grandi mezzi per servirsene e diventare l ‘unico signore del creato se non va d’accordo con tutti col relativismo democratico....i giudizi legittimi riguardano solo il fenomeno e sono universali solo in quel caso ,ma è sempre lui con la sua mente mutevole a dire e definire quando un giudizio deve essere universale . Il pensiero ateistico e filantropico c è sempre stato fin dai tempi dei filosofi greci, fin dai tempi di Caino e Abele, senza contare quello pratico; senza contare quello ben architettato e congegnato come ha fatto kant il rettore universitario agli inizi dell ‘800.. Lui ci dice cosa è la conoscenza e quando un ‘idea può essere ritenuta valida e quando no . Cioè quando un’ idea è ragionevole o quando è fantasia umana che scaturisce dai suoi bisogni e paure , dalle sue ansie conflittuali interiori . In pratica questo impostore patentato ci è venuto a dire semplicemente che non esiste più la logica e l’odine oggettivo delle cose fuori di noi , non esiste più la ragione ma che è una falsità la stessa realtà che deduciamo e che non posiamo mai conoscere perché la nostra mente deforma tutto . E’ lei che crea la cosa e la pone a noi stessi come la vede . La nostra mente non è in grado di capire la logica delle cose create perché è lei a creare una sua logica di volta in volta . La nostra mente ha i suoi schemi che applica alla realtà ed è quella che crea le idee alla nostra mente e non quella oggettiva che ci appare fuori di noi . Questo impostore patentato fatto Direttore universitario da altre capre peggio di lui, ha semplicemente detto che la realtà non la possiamo mai conoscere e che la logica non esiste ma siamo noi che creiamo la logica. Il tentativo di conoscere il mondo reale si basa solo su ipotesi di ciò che sta fuori di noi e siamo noi che facciamo esistere le cose in base alla verificabilità votata da un certo numero di altre capre che affermano che quella cosa è vera o non è vera perché ne hanno fatto esperienza . Lui crede di avere messo d’accordo empiristi e razionalisti cosi . Non esiste conoscenza oggettiva . Due biscotti più due biscotti fanno quattro e sono tali solo se altri caprai possono verificarlo e danno il loro assenso, altrimenti dobbiamo concludere che due più due non fa quattro. Se ammettiamo che la realtà fuori di noi esiste , questa deve essere verificabile, cioè la verità è una cosa democratica ed è una maggioranza qualificata e illuminata che decide cosa esiste e ciò che è bene e male in fin dei conti . Proprio come avviene ai tempi nostri dove puoi votare quanto vuoi e chi vuoi ma alla fine sempre una minoranza “ qualificata “ e illuminata decide il nostro destino in base alle loro esigenze……. Egli dice : “La nostra epoca è la vera e propria epoca della critica cui tutto deve sottomettersi. La religione mediante la sua santità e la legislazione mediante la sua maestà vogliono di solito sottrarsi alla critica. Ma in tal caso esse suscitano contro di sé un giusto sospetto e non possono pretendere un rispetto senza finzione, che la ragione concede soltanto a ciò che ha potuto superare il suo esame libero e pubblico. La ragione quindi istituirà un "tribunale" per giudicare la ragione nelle sue pretese conoscitive, ma a giudicare la ragione è la ragione stessa, quindi essa assumerà il doppio compito di "giudice" e "imputato". Infatti ,noi affermiamo , la logica oggettiva istituisce un tribunale che fa giustizia delle quisquiglie tautologiche inventate dal giudicante che in quanto rettore universitario capace di influenzare delle menti deboli , andava giudicato per le sue deduzioni illogiche e inconsistenti , contro natura, da un tribunale terzo e oggettivo, e subito dopo andava sputato in faccia dai giudici e la condanna andava fatta eseguire entro tre giorni dal giudizio emesso per empietà . Kant ci racconta che era titubante nelle sue fantasie filosofiche, poi lo scozzese Hume gli ha chiuso definitivamente la mente e da quel momento ne ha inventate di tutte perché le sue ansie e timori erano finalmente sparite. “Se io faccio un giudizio analitico a priori ; “il triangolo ha tre lati “non aggiungo nulla di nuovo, tutti sanno che il triangolo ha tre lati, non può essere negato da chiunque abbia l’ uso della ragione . Poi ci sono i giudizi a posteriori in cui un soggetto afferma qualcosa di nuovo ma legato alla sua esperienza che non è universale ….L'esempio kantiano di 7 più 5 uguale 12[9] mostra come il predicato (dodici) non è compreso, come nei giudizi analitici, nel soggetto, ma c'è qualcosa di più: il rapporto di addizione che in 5 e in 7 presi di per sé non hanno. Dunque questo giudizio per un verso non dipende dall'esperienza, e quindi è necessario e universale, e per altro verso nel predicato dice qualcosa che non era contenuto nel soggetto e quindi è estensivo della conoscenza. “ ----- Uno allora incomincia a chiedersi : ma come 7 +5 ora si chiama “rapporto di addizione” , non si chiama più deduzione logica della cosa che ne fa la nostra mente che si adegua alla cosa ? “I giudizi sintetici a priori sono i fondamenti su cui poggia la scienza poiché accrescono il sapere (in quanto sintetici), ma non necessitano di essere riconfermati ogni volta dall'esperienza perché universali e necessari. In questo caso Kant ha una posizione nettamente distinta da quella di Hume, in quanto il filosofo scozzese, essendo empirista vorrebbe la riconferma democratica della cosa. . In pratica : “ Il senso comune erroneamente crede che l'uomo quando conosce adatti i suoi schemi mentali agli oggetti recependone i dati sensibili che da questi provengono: in realtà il nostro intelletto non si limita a una funzione passiva ma esercita un'attività critica e deduttiva modellando la realtà secondo forme necessarie e universali caratteristiche delle leggi naturali” , dice il filosofo . . « Quando Galilei fece rotolare le sue sfere su un piano inclinato con un peso scelto da lui stesso, e Torricelli fece sopportare all’aria un peso che egli stesso sapeva già uguale a quello di una colonna d’acqua conosciuta [...] fu una rivelazione luminosa per tutti gli investigatori della natura. Essi compresero che la ragione vede solo ciò che lei stessa produce secondo il proprio disegno, e che [...] essa deve costringere la natura a rispondere alle sue domande; e non lasciarsi guidare da lei, per dir così, colle redini; perché altrimenti le nostre osservazioni, fatte a caso e senza un disegno prestabilito, non metterebbero capo a una legge necessaria. “ In Pratica Torricelli e Galilei non fecero altro che creare delle prove logiche per dire che quella conoscenza era oggettiva perché con una logica oggettiva e universale avevano costruito un esempio che confermasse la cosa oggettiva e non avevano richiesto la verificabilità della loggia di altri iniqui . Anche senza la conferma della loggia ,la cosa risultava due volte oggettiva perché uno strumento costruito con la logica confermava un’ altra conoscenza logica e deduttiva di una cosa senza chiamarla conoscenza addizionale . Si , perché la giustizia che deriva dalla logica, quella che ci fa conoscere ciò che è bene e ciò che è male, non può essere un’ opinione di tizio , di caio o sempronio !! La Giustizia è una cosa troppo importante per la nostra vita e quella del pianeta terra . La giustizia è un valore universale che esiste anche se io non la vedo !! Io morirò ma la Sua legge non passerà mai, cielo e terra passeranno ….. L ‘uomo deve costringere la natura ? L’ uomo deve costringere la logica ? L’ uomo deve inventarsi la deduzione e la matematica ? Ma costui è pazzo , solo un pazzo da legare poteva dire tali cose e come hanno fatto a mettere sugli altari un pazzo come questo non si capisce . I tedeschi sembrano specialisti in questo genere di cose. Sette più cinque fa sempre 12, anche se un miliardo di persone dalla mente deformata dicesse il contrario, questo è il problema , questa è la realtà delle cose, questo mi dice la giustizia . Se la scienza è andata avanti è solo grazie al buon senso, anche se dei non credenti hanno saputo usare la logica e la ragione su ciò su cui avevano applicato i loro studi e interessi . La logica appartiene alla specie umana , a tutti i mortali , credenti e non credenti, e spesso anche ai filosofi dalla mente deformata . L’ uomo si distingue dagli animali perché usa la logica , la ragione e la deduzione . Quindi esiste l’ orologio ? deduco che esiste l’ orologiaio ! il resto viene dal maligno . Un animale non sa fare questa deduzione e se la fa ,la fa per alcune poche regole fisse della sua specie e per legge di natura .. E se questo orologiaio ha creato tutto e anche l’ uomo, è una bestemmia negarlo e dire che l’ uomo crea tutto. L’ uomo crea al massimo degli attrezzi mediante la logica oggettiva ,ma non crea Dio ! Si, perché Kant non dice che Dio non esiste, anzi con le sue teorie bislacche sulla conoscenza umana, non sappiamo poi come abbia fatto a farlo rientrare , ma dice semplicemente che l’ uomo ha creato Dio con la sua mente e tutto dipende dalla mente dell’ uomo e di un piccolo numero di illuminati capaci di verificare e fare un giudizio sulla cosa ; la massoneria in questo caso docet. E quando altri hanno verificato, fatto esperienza della la cosa, “possono aggiungere una scintilla” . Con questa confusione sulla conoscenza operata da Kant, si è arrivati al ridicolo, non si sa più in un discorso tra due alfabetizzati interessati alla natura, se si sta parlando di conoscenza tecnica e funzionamento di un apparecchio inventato o nuovo per l’utilizzo umano , oppure si sta applicando questa conoscenza al mondo di Dio infinito e onnipotente . Non si può usare la logica e la deduzione solo quando conviene alla nostra mente per le cose materiali e poi negarla nei confronti di Dio perché siamo noi a decidere della realtà . “Kant ha chiarito finalmente i rapporti tra fede e ragione” si crede , ovvero ha detto che la ragione delle cose ce la inventiamo noi con l’approvazione democratica di altri discepoli come noi e non esiste nessuna giustizia oggettiva e universale se non quella che ci costruiamo noi con la nostra mente . Ora , è bene ribadirlo, per la legge naturale , per il cattolicesimo universale ,per una legge di identità e non contraddizione …. per San Tommaso e la scolastica , per la ragione naturale dei filosofi antichi e anche pagani , la conoscenza oggettiva non è altro che un “adeguatio mentis ad rem “. La conoscenza , la verità è da definire come "adequatio mentis ad rem": è la mente umana che deve adeguarsi, conformarsi alla cosa; si conosce la verità quando si pensa ciò che esiste, quando nel pensiero (nel soggetto) si forma una identità con la realtà oggettiva della cosa e relativa ad essa. E’ la mente umana che deve conformarsi agli oggetti per conoscerli e non che gli oggetti debbono conformarsi alle idee della mente umana . Kant non ha fatto nessuna rivoluzione copernicana , ha semplicemente tradito la ragione , ha semplicemente aderito alla menzogna , ha rinnegato la giustizia oggettiva dell’ essere . Ha detto che il bene è il male sono la stessa cosa e che nella realtà non esistono ,ma sono una necessità temporanea se esistessero .. . In altri tempi andava portato fuori dall ‘ aula universitaria e nel giardino antistante si accedeva soltanto un rogo , oppure portato in una pubblica piazza e lapidato per empietà . Questo non fu fatto ma ,anzi, fu promosso Rettore Universitario.

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