giovedì 17 agosto 2023

NELLA PUGLIA PALEOCRISTIANA S’ INCONTRANO L’ OCCIDENTE E L ‘ORIENTE CATTOLICO L’evangelizzazione della Puglia e del Meridione Storicamente San Pietro proveniente dalla vicina Grecia sbarcò in Puglia nei pressi di Brindisi . Non ce lo dice solo la semplice Tradizione e le numerose testimonianze di reperti archeologici ma tutto un mosaico di nomi di santi e di luoghi tutt’ ora esistenti e vivi, nonché i rescritti papali dei primi secoli che vanno legati insieme per dargli una forma e un significato teologico ben preciso, si, perché l’ opera apostolica di Pietro non doveva essere confusa con quella di Paolo che non sbarcherà mai in Puglia…. . Fino al 16° secolo nessuno aveva mai contestato la venuta di Pietro a Roma, ma con la Riforma Protestante iniziò la calunnia contro la Sede di Pietro e quindi l’ opera di disgregazione del cristianesimo primitivo e di tutta la cristianità. Sappiamo bene dai vari cronisti locali la storia dei santi martiri che seguirono al passaggio di San Pietro, quei primi vescovi che Pietro consacrò durante il suo percorso da Brindisi a Benevento lungo tutta la via Appia Antica ma per riportare queste fonti non basterebbe una intera enciclopedia dei tanti racconti e numerosi reperti e delle cronache locali e tradizioni legati al loro culto a noi basta sapere che il Martirologio Romano che raccoglieva la sintesi tutte le storie dei cronisti locali (in specie quello formulato dal Baronio), riporta e canonizza uno per uno i santi vescovi martiri consacrati da Pietro; il luogo e il giorno della nascita al cielo per celebrarli e farne un culto durante l’ anno liturgico cattolico. Il cristianesimo si diffuse molto rapidamente soprattutto nelle città e di meno nelle campagne e piccoli borghi. Già gli ebrei erano tollerati con molta difficoltà fin dai tempi di Giulio Cesare che concesse di osservare i loro precetti e di assentarsi dai riti ufficiali agli dei durante le cerimonie pubbliche. Il culto pubblico della tradizionale religione romana era strettamente legato allo Stato: fare sacrifici agli dèi e rispettare i riti significava stabilire un patto con le divinità, in cambio della loro protezione. L’ intolleranza dell’ Imperatore divenne sempre più pressante già con Claudio (41-54) e Svetonio e Cassio riportano che l'imperatore avrebbe scacciato da Roma i "Giudei" che creavano disordini a nome di "un certo kriste". Ora gli apostoli nella loro missione avevano l’ ordine di rivolgersi innanzitutto agli ebrei e quindi andare a predicare nelle sinagoghe dell’ Impero e solo dopo il loro rifiuto, rivolgersi ai pagani. Quindi era facile che avvenissero disordini e discussioni accese tra chi di loro accettava il messaggio apostolico e chi lo considerava una maledizione da sopprimere ad ogni costo. San Paolo nella sua missione asiatica consacrò un solo vescovo di una diocesi italiana e pugliese ma non sul territorio pugliese : Publio, patrizio romano nato a Rudiae nel Salento il quale dopo la conversione ad opera di Tizio Giusto, un pagano greco convertito da san Paolo (Storia di Oronzo: martire, santo e patrono di Lecce) divenne cristiano e si fece chiamare Oronzo. Oronzo nacque col nome Publio a Rudiae, antica località nei pressi di Lecce situata sulla via per la odierna San Pietro in Lama, 22 anni dopo la nascita di Cristo, da una nobile famiglia pagana. Il padre era tesoriere dell'imperatore e fu succeduto nella sua carica proprio dal figlio Publio all'età di 35 anni. Tizio Giusto un greco convertito da San Paolo aveva il compito di portare a Roma insieme ad altri cristiani la Lettera ai Romani che San Paolo gli aveva affidato quando la sua nave naufragò nei pressi della marina di San Cataldo dove venne soccorso e aiutato dal giovane patrizio romano chiamato Publio e da suo nipote Fortunato. Tizio Giusto durante la convalescenza per le ferite riportate nel naufragio parlò loro di Gesù Cristo e delle sue opere e i due ne rimasero folgorati . Tizio Giusto che era rimasto ferito e non poté proseguire per Roma, rimase fino alla sua completa guarigione nel Salento e fece ritorno dopo un pò a Corinto con Publio e Fortunato. San Paolo che sapeva leggere i cuori decise di consacrare Vescovo Publio e questi fecero ritorno in Puglia dove si diedero a un’ opera di grande evangelizzazione nella regione. Logicamente l’ opera di apostolato e di evangelizzazione di Oronzo non era stanziale come quella del suo maestro Paolo e altri vescovi, perciò lo ritroviamo col suo apostolato un pò in tutta la puglia affiancato dallo stesso Giusto Tizio . Egli non creava chiese e vescovi ma mirava alla conversione dei pagani in specie quelli dei pagus. Tracce del suo pellegrinaggio apostolico le ritroviamo fino a Termoli e Larino e nei paraggi di Sipontum attuale Manfredonia e fino ad Avellino e nel materano . Nei Pressi di Lucera (FG) troviamo una località dedicata a Tizio Giusto chiamata appunto San Giusto dove è stato ritrovato un battistero a immersione vicino il torrente Vulgano. Ma la nuova religione che si diffondeva molto rapidamente minava alle basi il potere assoluto di Nerone che diede subito ordinanze di fermarli anche perché nella corte e nella vita di Nerone c’erano molte donne ebree. IL gruppo apostolico dovette nascondersi e vivere alla macchia per un certo periodo in Puglia e sembra che furono catturati proprio dalle parti del Gargano a Sipontum dove si nascondevano nelle grotte . Dopo vari anni di predicazione cladestina, catturati, furono portati nel Salento per essere decapitati nel luoghi dove sorge il Tempio di Sant Oronzo fuori le Mura ,detto in dialetto locale “Capu te Santu Ronzu”. Storia di Oronzo: martire, santo e patrono di Lecce , A lui gli successe Fortunato consacrato da Oronzo stesso Vescovo . La località San Giusto a Lucera dove sono stati ritrovati recenti resti paleocristiani attesta e danno conferma dell’ apostolato di Oronzo (risorto) e Tizio Giusto nella zona . A questi primi evangelizzatori nel nord della Puglia seguirono un diacono e due laici Primiano, Firmiano e Casto del luogo,nativi di Lucera che morirono nella persecuzione di Diocleziano del 303 -304 d.C. Santi Martiri Larinesi - Diocesi di Primiano era un notaio. Essi Diedero un forte impulso all’ evangelizzazione iniziata con la consacrazione di Bassus (vescovo e martire di nuceria..), fatta da San Pietro. Bassus era un giovane magistrato romano di Lucera di una grande famiglia di nobili. Le tombe romane ritrovate di quel periodo nei pressi col nome Bassus – Gens Caludia - non si contano … e attestano la presenza di questa famiglia . Noi sappiamo che una prima persecuzione seria in tutto l’ Impero fu iniziata dall’ Imperatore Traiano . Essa mirava a decapitare i vertici della Chiesa infatti la stragrande maggioranza dei vescovi meridionali furono tutti catturati e martirizzati a Roma nella persecuzione del 108 d.C. e tra loro c’era anche San Basso come risulta dall’ antico martirologio romano. Da non confondere col Bassus del successivo periodo di Decio di Nizza . La persecuzione di Traiano fu particolarmente devastante per la chiesa pugliese perché lasciò per un lungo periodo le città romane senza culto e senza punti di riferimenti apostolici, ne si potava tentare una ricostruzione senza essere subito individuati e messi a morte. Passarono molti anni senza un vertice e i primi che diedero un forte impulso nella zona alla ripresa missionaria furono un notaio, un protonotaio e un loro parente Casto. Questi tre nomi diedero un nuovo impulso all’ evangelizzazione nella Capitanata rivolgendosi in particolare alle zone rurali e alle campagne frequentate da pastori abruzzesi che percorrevano gli antichi tratturi per trovare un pascolo ai loro greggi nella pianura pugliese e li seguirono fino a Larino dove trovarono la morte. Durante la guerra iconoclasta dell’ Imperatore di Oriente Bizante II , la città di Lucera fu completamente distrutta e i loro santi nascosti o trasferiti. I cittadini si dispersero nei villaggi circonvicini e un forte nucleo si rifugiò nell’ attuale Lesina col loro vescovo . Ma i Termolesi e Larinesi approfittarono della città completamente distrutta per asportare le spoglie di San Pardo e di San Basso che nascosero a Termoli dove San basso rimase seppellito e disperso per molti secoli prima di essere ritrovato dopo l’ ultima guerra mondiale .. I lucerini di Lesina non si diedero per vinti e reagirono subito rubando le spoglie dei tre loro martiri Primiano, Firmiano e Casto martirizzati a Larino, mentre non riuscirono a riportare indietro San Basso perché nascosto molto bene dai Termolesi in quella che è l’attuale loro cattedrale . A noi con questo articolo ci interessa definire le varie sequenze storiche e dare un significato logico alle numerose tracce, cioè spiegare come ci ritroviamo con i nomi, il culto, le ossa e i luoghi storici che concordano e ci parlano tutti della stessa tradizione . Come è nato e si è sviluppato il cristianesimo in Puglia e nelle zone limitrofe e circonvicine ? Grazie a questi martiri, ai loro fedeli e alla loro testimonianza, noi ci ritroviamo ancora intatta la fede cattolica trasmessoci da Nostro Signore Gesù Cristo.

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