giovedì 11 maggio 2023

LA RAGIONE NON DEVE DIMOSTRARE ALLA RAGIONE DI ESISTERE VEDIAMO SE LO CAPITE COSI E il sesto giorno creò l uomo . La materia viene tutta esaltata nell’ uomo perché l’ uomo è fatto di materia come tutto l ‘universo visibile ma ciò che è padrone nell’ uomo è il suo spirito, la sua anima libera legata però alle leggi della materia. E il sesto Dio giorno creò l’ uomo . Dio ha unito e fatto convivere le leggi della materia in uno spirito libero e autonomo . Un grande compositore di musica quando ha finito di comporre la sua opera non deve fare altro che metterla in opera . Dio nell ‘uomo mette in opera la sua sapienza dove ha legato la materia allo spirito che è di natura eterna , a sua immagine .. Quando Dio vede che la sua opera funziona e va bene , esalta se stesso per l’ opera che ha compiuto , solo se stesso, perchè ha aggiunto una meraviglia a un’ altra meraviglia, un bene ad un altro bene . E per fare questo non era necessaria l’Incarnazione del Verbo, non era necessario mostrarsi nel Verbo dato che la sua creatura già rispecchiava in se stessa il Verbo ma Dio doveva solo glorificare se stesso . La materia ha delle leggi fisse, anche se di poco variabili queste variazioni sono fisse e seguono sempre leggi logiche e determinate . In mezzo a miriadi di pianeti fatti di materia da Dio creati, sulla terra ha creato una composizione unica : “l’uomo” e lo ha messo a capo della sua opera perché ha creato un essere libero re della materia da governare . Ma quest’ uomo libero per governare la materia di cui fa parte deve seguire leggi prestabilite che non ha creato lui . Non può in nessun modo ribellarsi a queste leggi fisse perché queste leggi rispecchiano l’ opera compiuta da Dio . Un ingegnere che costruisce un motore , non mette acqua fresca al posto dell’ olio per farlo funzionare perché commetterebbe un grave errore e ne risulterebbe compromessa tutta la sua opera non solo materiale ,ma anche spirituale dimostrando la sua pazzia . L’ ingegnere può solo perfezionare la sua macchina ,magari accelerarla , senza toccare i principi che muovono il motore. Ecco che l’ uomo attentando all “albero della vita” ha cercato di rovinare l’ opera di Dio, cosa che Egli non permetterà mai. Non darà il suo potere ad altri . A quest’ uomo viene offerta oggi un’ ancora di salvezza perché dopo quest’ Ancora , non ci sarà più nulla se non una eterna separazione di questo motore oramai fuso dall’ opera buona di Dio. Così possiamo capire l’opera di ribellione di una sua grande creatura la quale quando si vide autonoma ,si innamorò di tutte le bellezze create e volle possederle tutte per divenire padrone assoluto,la stessa cosa tentano di fare gli uomini ribelli che lo seguono,ma da un gradino più basso e scivoloso legato alla pura materia che è schiava delle sue leggi .

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