sabato 22 aprile 2023

GIOSUE’ E IL SOLE GIOSUE’ E IL SOLE Mosè viene mandato da Dio a liberare Israele dal Faraone egiziano e in seguito nel deserto del Sinai riceve la Legge o Torah che deve far rispettare al popolo con un patto costituzionale dopo il Sinai . Osservando questa legge il popolo e il singolo trova il suo bene, può organizzarsi e svilupparsi distinguendosi dai popoli circonvicini in genere senza una legge e senza una costituzione che faceva da base ai loro prototipi di agglomerati sociali . Un popolo nasce quando un numero di famiglie sta insieme e quindi emerge il problema della regolazione, dell ‘ organizzazione tra loro e della giustizia cose che un tempo era affidata ai Patriarchi . Mosè allora viene investito da due missioni, la prima è quella di liberare il popolo dal Faraone, la seconda è quella di assegnargli la legge prima di entrare ad abitare il paese. Ma Mosè era solo in questa difficile missione oppure aveva degli aiutanti tra il popolo ? Gli Israeliti già avevano i loro scribi Es.5,15 che andavano a reclamare dal Faraone per difendere il popolo dai maltrattamenti ma oltre a questi ci dovettero essere una specie di volontari giovani che si dovettero occupare del servizio d’ ordine tra il popolo e tra questi sicuramente c’era Giosuè. Infatti secondo Esodo 13,18 “si misero in marcia ben armati”mentre scappavano dall’ Egitto e questi armati dovevano avere i loro comandanti .Quando poi Mosè faceva levare le tende e dava ordini ci doveva essere una schiera di giovani che diffondeva i suoi ordini e faceva eseguire i suoi ordini fino a che vennero a battaglia contro Amalek Es.17,8 , fu il giorno in cui Mosè scelse Giosuè (= salvatore )come comandante in battaglia. In questa occasione Dio preannuncia a Israele che ci sarà sempre guerra tra Israele e Amalek di generazione in generazione fino ai nostri tempi .E da notare che i giudici che dovevano aiutare nel governo Mosè, vennero costituiti ancor prima che Mosè ricevesse la legge del Sinai .Quindi le cause venivano decise direttamente sulla base della ragione naturale Es.18 secondo qualche canovaccio (orale ?) che già avevano gli scribi, davanti al quale misero le dieci parole delle Tavole della Legge come principi generali e universali di ogni legge . Dopo la dipartita di Mosè prese il comando di condottiero del popolo proprio Giosuè, un uomo dell’esercito e Giosuè quasi come un sacerdote che esegue una liturgia, combattè le guerre di Dio e condusse il popolo nella Terra Promessa. Però durante la permanenza in Palestina Dio individua nei discendenti di Giuda la conduzione politica del popolo dividendo il ruolo dal sacerdozio levitico e del governo giudiziario , dando il potere politico che si occupava della difesa e dell’ esecuzione della legge, cioè la continuazione della guerra contro Amalek,alla tribù di giuda ! Era il potere della spada ! Giuda doveva essere in prima fila nelle battaglie contro i nemici ! Soltanto in Davide ci sarà una unificazione delle due funzioni . A Giosuè successe il periodo di governo dei Giudici e quindi poi si passò ai re . La particolarità della spiritualita del condottiero è la grande fede in Dio come guida nella sua azione politica . Il condottiero non chiede di moltiplicare i pani per risolvere problemi e salvare il popolo dalla fame,ma sa che Dio può farlo in caso di necessita a suo piacimento ,anzi può arrivare anche a fermare il sole !!!!! Lo so questa fede non è data a tutti e capisco quelli che non ci credono, ma non li approvo minimamente . Il re doveva ufficialmente occuparsi non solo della difesa contro i nemici, ma di far rispettare la legge tra il popolo ed eseguire la giustizia cosa che non avveniva come sarebbe dovuto avvenire, ecco che Dio mandava i profeti che si rivolgevano a tutti, al popolo, ai leviti ,ai sacerdoti e re e anche ai paesi e popolazioni confinanti

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