sabato 15 aprile 2023

AUTORITA’ E LIBERTA’ DOPO IL PECCATO DI ADAMO L ‘uomo essere libero creato da Dio, capace di riflettere sulla propria esistenza e di fare scelte etiche tre il bene e il male ,aveva una libertà legata alla verità del suo essere, condizionato solo dalla materia a cui è stato associato che ha leggi fisiche fisse e determinate . L’ uomo è stato creato all’ origine quasi come un angelo, che sono creature celesti anch’ essi creati , spiriti creati da Dio senza essere associati ad elementi materiali del cosmo da Dio creato ex Nihil. In questi esseri liberi non c’è distinzione di genere come nell’ uomo . Il primo uomo infatti aveva una dignità davanti a Dio che gli permetteva di essere il signore della terra creata e anzi pensata da Dio appositamente per Lui. Il primo uomo disgraziatamente si insuperbì e attentò all’albero del bene e del male, dove solo Dio, categoricamente, può stabilire le cose riguardo al bene e al male, così perse la sua dignità iniziale e parte della libertà che gli era stata accordata dal Suo creatore. Riflettendo su questo primo uomo, dobbiamo considerare che lui venne a trovarsi immediatamente davanti all ‘ esistenza sua e delle cose che gli erano intorno e questo fu un colpo brusco per lui ; il passaggio dalla non esistenza a un’ esistenza immediata in un castello fatato dove c’erano innumerevoli cerature con cui convivere pacificamente e in armonia . Verso Dio doveva solo benedire e ringraziarLo della sua esistenza mediante un’ obbedienza interiore e perpetua . Egli infatti non esisteva ….. e ad un tratto c’era e ci fu . Ma l ‘uomo essendo legato alle cose della materia ed essendo lui stesso in parte materia, può essere distratto facilmente dalla materia che è il più infimo elemento della creazione perché non cosciente e legata a leggi fisiche fisse. Quindi cadde in errore soprattutto perché alla fine tentò di cambiare le regole credendo di essere il padrone assoluto di tutto, attentando all’albero del bene e del male. L’ uomo era stato creato per quella creazione e doveva usufruire di quella creazione e dei beni della terra messi tutti a sua completa disposizione, ma non fece atto di obbedienza . Dimenticò pure di essere stato creato dal nulla ,limitato, e che non aveva esistenza propria .Questa dimenticanza gli costò cara e la trasmise a tutti i suoi posteri e non solo, ma creò un disordine anche nella natura dalla quale egli fu tratto. Questa natura divenne immonda, cioè senza la capacità di fare bene all’ uomo e con una grado di pericolosità legata al grado si disobbedienza umana . Ecco che fu necessario dargli delle regole perchè con le sue tratte dalla natura e dalle sue emozioni intellettive non poteva sopravvivere a lungo sulla terra . Le regole le stabilì Dio stesso . Queste regole indicavano la via e condizionavano la sua libertà emozionale legata ai suoi istinti non più regolati e moderati. Quindi ci doveva essere tra gli uomini un’ autorità che gli ricordasse le leggi principali da seguire per il bene e organizzasse in modo ordinato la vita tra loro. Dio essendo infinito ….e tre volte santo, non poteva farsi vedere senza che l’ uomo stesso morisse irradiato da una potente luce infinita , quindi stabili delle autorità che facessero da guida nell’ indicare la via del bene . Ecco che considerando la Storia della Salvezza incominciò a farsi sentire da uomini scelti da lui e guidati da lui personalmente . Questi dovevano indicare la via della verità sulla sua esistenza e giudicare . Ma a un certo punto della Storia degli uomini mandò suo Figlio facendolo nascere da una donna il quale durante la sua breve predicazione non solo dovette ribadire le norme morali già date e confermarle tutte con piccole varianti applicative, ma bisognava pagare alla giustizia divina un prezzo per la disobbedienza ricevuta che non poteva essere tolta e perdonata senza un prezzo adeguato . L’ uomo, quindi, dopo il peccato perde la sua dignità ed è passibile di punizione sia davanti a Dio, ma anche davanti agli uomini per ciò che riguarda i beni legati della terra . Questa perdita di dignità non lo fa più essere nobile e signore e lo degrada a tal punto che gli può essere tolta la vita in base al giudizio sul bene e sul male nella sua esistenza.

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