sabato 24 dicembre 2022

CRISTIANESIMO E FILANTROPIA ILLUMINISTA Il rischio più grande legato alla dottrina cristiana attraverso i secoli è sempre stato quello di confondere l’apologetica cristiana e la stessa fede cattolica, sul piano etico e pratico, con la filantropia o con enti di stampo umanitario- culturali o delinquenziali- sociali . In clima di democrazia poi, l’associazionismo umanitario, è la strada obbligata, la via maestra per ottenere consensi e voti ; per avere sia l’ approvazione del clero e il potere dal libero popolo . Cosi oggi è scomparso ogni vero associazionismo cattolico credibile ,ogni apologetica, ogni annuncio del Piano Divino certo . Gesù Cristo non ha lasciato nulla di scritto ,ma ha fondato la Sua Chiesa, la stabilito gli apostoli . Alcuni sono arrivati a dire che siccome non avevano ancora inventato il registratore , nessun può dire qualcosa di certo su di Lui . Oggi , chi ha creato un’ associazione umanitaria, un partito, diventa il modello da imitare e ci si rivolge anche per avere consigli evangelici di “salvezza “. Nel medio evo, il latino faceva da filtro, non tutti potevano accostarsi alla bibbia e interpretarla ,ciononostante nascevano nuovi interpreti e falsi predicatori dall interno del cattolicesimo stesso i quali creavano nuove sette avendo una loro visione della Rivelazione ; la loro parola d’ordine era “sola scriptura “ . Naturalmente loro erano i veri e unici interpreti. Oggi molti detti protestanti stessi , si sono dati la zappa sui piedi , negando per certa anche la sola scriptura e affidandosi piùa predicatori della domenica ….. Anticamente succedeva che con il leggere e conoscere le Scritture Antiche,si aveva diritto alla vera conoscenza e ognuno si credeva investito e aveva potere di raccontare un suo verbo, una sua visone del mondo e della creazione di Dio, una sua verità. Ecco che la Chiesa Cattolica Romana, già dai suoi inizi dovette prendere delle contromisure . Fin da subito nella prima Comunità di Gerusalemme ci fu il pericolo del filantropismo ,ovvero la confusione del Messaggio e della Buona Novella con il partito della caritas cristiana e la stessa opera di Cristo fu vista come un’ opera di beneficenza umanitaria legata al mondo dei poveri . “Erano molte le ingiustizie e le povertà umane tanto che il Padre mandò il Figlio a mostrare una via di uscita con la carità fraterna “. Cosi a Gerusalemme stabilirono sette diaconi e gli apostoli si diedero alla predicazione di Salvezza a tutti di popoli . La stessa missione di Cristo presenta due aspetti di cui Gesù stesso ne era ben cosciente . Egli è il Re dell’ Universo intero e di tutta la creazione di Dio e tutto ciò che esiste, esiste per mezzo di Lui. Egli però è salito sulla croce (lo scandalo ) che sul piano politico sociale e culturale è un’ assurdità ; la negazione del potere e la possibilità di fare il bene . La croce rappresenta il fallimento della Sua missione umana che coinvolge il suo messaggio . Perché Cristo dominatore dell’ universo, che non ha rivali , che pure Satana gli obbedisce , viene sconfitto con la croce ? Potere significa potenza , possibilità di agire e fare, costruire nel sociale . Senonchè dobbiamo esaminare tutti e due i piani di azione di Cristo perché l’ ambivalenza del suo messaggio , non scritto , ma registrato dagli apostoli a cui è stato affidato un potere ,perché presenta due aspetti spesso ignorati e travisati . Cristo sul piano sociale porta avanti il disegno del Padre descritto fin dagli inizi dell’ umanità sulla terra . Nei primi tre capitoli della Genesi c’è tutto il piano di Dio dove però si parla anche di peccato dell ‘ uomo e necessità di riparazione . Ora alla Chiesa Cattolica, agli apostoli è stato affidato questa Rivelazione . Cristo è si il Re dell’ universo, ma deve riparare la disobbedienza dell’ uomo ai precetti del Padre con il peccato e questo compito spetta prettamente e solamente alla Chiesa che non può sostituire e non deve sostituire nessun potere civile e non si deve per questo dedicare a nessuna filantropia ……. Quindi il potere civile, la filantropia, non può inventarsi una carità secondo i propri comodi. Non serve a nulla se si fa tanta carità, tante opere sociali, anche fuori del piano salvifico, confondendo il male per bene, cioè seguendo progetti diversi da quelli divini già stabiliti, se poi non ci si pente dei propri peccati e si chiede perdono a Dio. Perché solo chi crede sarà salvato, ma chi non crede , non sarà salvato , cioè riammesso alla comunione e all’ amicizia con Dio che ha in progetto una nuova creazione senza il peccato .

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