venerdì 20 maggio 2022

 


"DIFENDERE LA FEDE " APOLOGETICA DIOCESANA

Oggi prendiamo in considerazione un articolo apparso sul giornaletto diocesano “SENTIERI “di una DIOCESI PUGLIESE (Lucera - Troia) nella rubrica “ Cultura e Società “ anno 6 n.4/5 PAG.6

L’ Articolista che promette novità pedagogiche inizia con una frase della Costituzione Americana : “tutti gli uomini sono creati uguali ed essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni diritti inalienabili e tra questi la Vita, La Libertà, la Ricerca della Felicità “. Poi si sofferma sul comandamento cristiano. Amerai il prossimo Tuo, come Te stesso “. Ovvero nella misura che ami "Te stesso" il giovane potrebbe realizzarsi. . E , nota l’articolista cattolico, come questo principio pare che solo la Costituzione della Danimarca, paese con un alto grado di civiltà, lo espliciterebbe meglio e bene, mentre tutti gli altri non ne parlano nelle loro Costituzioni ……. Quindi l’articolista ci invita a guardare al sistema educativo danese, dove il comandamento cattolico, anzi biblico “ama il prossimo COME TE STESSO “ sembrerebbe preso alla lettera perché educare ad accontentare il proprio corpo sarebbe fonte di gioia pedagogica e fonte di vera felicità, una vera ascesi cristiana altamente pedagogica …….. Uno però si chiede pure : “ ma gli alunni delle scuole italiane non dovrebbero conoscere almeno un po’ meglio la loro Costituzione, cioè quella Italiana ? E Il cristianesimo, come virtù non insegna a spendersi per gli altri fino a dare la propria vita ? Boh…..qui siamo al capovolgimento di tutto in nome del vangelo . Ecco perché, dico io, nel vangelo di Matteo, l’evangelista ci fa capire che anche Satana conosce a menadito le Scritture e le sa usare a proprio vantaggio .

Allora andiamo a guardare il sistema pedagogico danese come consigliato ….e per sbrigarci andiamo su Wikipedia. Ci balza all’ occhio subito che nel sistema educativo danese corrispondente alla nostra scuola comprensiva , oltre all’ educazione stradale e al mercato del lavoro, c’è la famosa educazione sessuale e alla salute. Nent’ altro che i nuovi modelli pedagogici imposti dalla Comunità Europea per avere dei modelli unici di educazione in tutta l’area europea . Per farla breve in una delle tante scuole tedesche in cui applicavano alla lettera queste pedagogie ricordo uno dei casi balzati alle cronache sui giornali cattolici di un certo impegno quest’ inverno in Germania circa questa grande educazione. Alcune famiglie tedesche cattoliche che hanno osato mettere in discussione questo amore del proprio corpo inculcato a scuola hanno ritirato i loro figli piccoli dalla scuola o chiedendo l’ esenzione. I bambini riferivano che la maestra invitava i bambini a masturbarsi in classe affermando che si trova grande piacere del proprio corpo e che non bisogna avere timore. Poi invitavano le bambine a toccare il membro dei maschietti senza avere paura alcuna e senza avere dei tabù. Quando i genitori cattolici, giustamente scandalizzati, si ribellarono andando dal Preside minacciando di ritirare i propri figli, il preside per tutta risposta ha fatto intervenire la Magistratura ,la quale anziché dare ragione ai genitori, ha proposto il ritiro della Patria Potestà ai genitori legittimi con sentenze passate in giudicato !!!. Se non ci credete, basta andare su qualsiasi sito cattolico di pedagogia cristiana per accertarvi di quanto si dice qui. Ora, tra le altre cose, bisognerebbe ricordare a l MENSILE DIOCESANO “SENTIERI“ o a chi per esso, che c’è una dottrina cristiana, saldamente fondata, secondo la quale ciò che riguarda la formazione della coscienza dei figli, cioè il loro orientamento morale è di competenza dei genitori, e dunque in questo campo, né la didattica statale, né lo Stato in sé deve mettersi tra loro ,contro la volontà dei genitori, poiché i Diritti inviolabili della persona, non possono essere lesi dallo Stato. Lo Stato al massimo provvede innanzitutto a dare gli strumenti per una formazione sociale e non a violare le coscienze imponendo una propria ideologia del piacere mascherata da un fine di falsa felicità ai ragazzi. E infine chiuderei questo articolo col dire : “ ma serve a qualcosa pregare per le vocazioni, con tate lacrime che si versano se poi nelle diocesi tira questa brutta aria ? “ Nei seminari non hanno più bisogno di risorse economiche ma, siamo convinti, almeno di un pò più di pietà cristiana ,anzi solo di pietà cristiana, perchè stiamo vedendo che hanno oramai inquinato le fonti e i giovani respirano solo veleno mortifero proprio in quei luoghi dove dovrebbero avere una formazione cristiana e rigorosa. (R.C.)

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