sabato 26 febbraio 2022

L’ ORA PRESENTE E IL KATHEKON

L’ UOMO dabbene come l’ uomo  non dabbene  agiscono ubbidendo alla stessa   natura   per la propria sopravvivenza, tuttavia l’ uomo dabbene agisce seguendo  l’ordine  morale interiore  che coincide con quello universale   mentre  l’iniquo agisce solo  per la propria sopravvivenza e il proprio interesse e potere   particolare  del momento  della sua esistenza  . Nel  loro percorso storico  spesso  possono anche  percorrere dei tratti  di strada in comune,  per una causa giusta,  ma ognuno ha  di mira le proprie finalità  che possono   anche dimostrarsi  opposte alla  fine  .  Ad esempio un sincero  patriota e un delinquente e mafioso  possono  combattere  insieme per una causa giusta  come l’ abbattimento di una dittatura  iniqua e assassina o  combattere una guerra e partecipare  allo sterminio  di categorie umane  che hanno   dichiaratamente di mira  l’ opposizione all ‘ ordine morale  e alla  Ragione  che guida e sostiene  tutto  l’ universo  dagli uomini  del   il creato stesso  secondo i piani prestabiliti da Dio . Uno però agisce in base all’ ordine morale interiore e personale  mentre il secondo pur non avendo nessun ordine morale , mira a  difendere il  proprio interesse  economico e sociale . In questo processo e cammino comune perciò ci possono essere  dei continui  cambiamenti degli uni e degli altri, che passano dal fronte morale legato a quello universale a un  ordine morale momentaneo e particolare .    Ad esempio, soffermandoci al campo giornalistico e politico , mentre ci può essere un giornalista che si batte per i diritti di  un popolo e dell’ ordine morale, senza saperlo , a livello individuale ,  non ha nessun principio morale o ben pochi  come  ispiratori della sua azione . E’ un fatto personale che rientra nella coscienza particolare di ognuno indagare e non riguarda il giudizio dei capi sindacare .   Cosi potrebbe esserci  un  politico  che difendendo  il proprio orticello , poi scopre che la sua causa   fa parte di un ordine morale superiore e combatte per una causa giusta  o per salvaguardare dei  principi morali  che  potrebbe spesso  abbandonare   sostanzialmente quando dovessero cambiare le fluttuanti  maggioranze  e gli  interessi   di parte .  In democrazia   un  politico potrebbe abbracciare una giusta causa in difesa della legge morale e in difesa dell ‘ordine soprannaturale  perché vede i numeri ,ma quando questi cambiano , per non cambiare casacca , magari cerca  addirittura di cambiare la norma morale e adeguarla   come è successo oggi  da noi  ed è quello che succede spesso nella classe clericale .  Alla fine si trova sempre un  teologuzzo loquace che sa  parlare e  conciliare l ‘inconciliabile  con candite parole .  A questo alludeva  Nostro Signore, a nostro parere, quando disse : “ sia il vostro parlare si , si, no, no “ ,    Lui che “ ucciderà  semplicemente l’ iniquo con il soffio della sua bocca   !!!   “ (Ap.).  Alla fine , purtroppo, quando sono in gioco  interessi contrastanti , legati o non legati,  all’ unico ordine morale superiore , rimangono ben pochi a difenderli e ben pochi li vivono .  Ma queste posizioni   interiori  sono cose che non spetta all’ uomo giudicare e nemmeno alla Chiesa  quando  parla del piano politico e sociale ,ma deve attenersi semplicemente ai fatti e saperli leggere , cosa che non avviene spesso di questi  tempi .   Cosi potrebbe succedere   che ci possono essere leggine  del diritto positivo  che, come cartine di tornasole, mostrano il vero volto  degli individui, perché sono legate  a  norme morali superiori imprescindibili .     Nel Vecchio Testamento, e  ci riferiamo alla storia certa della morale e non alle leggende evoluzioniste o progressiste , semplici uomini e donne , hanno dato la vita  per difendere un principio  contenuto in una norma , magari sciocca e inefficace in quell ‘ambito , però legata a un principio sacrosanto .  Ricordiamo, una per tutte, la povera mamma di sette figli nel libro dei maccabei .  La  bibbia è stracolma di questi fatti .  La carne di maiale che oggi  fa parte integrante della nostra alimentazione quotidiana , a quei tempi  indicava  sempre un pericolo sanitario nella vita  sociale e delle campagne . Una  norma voluta da Dio per l ‘uomo, come tutta la legge del resto , ma   che oggi non ha più motivo di esserci, però  allora difendeva  la vita del prossimo e la vita sociale . Una norma che apparentemente non ha nulla a che fare  con   i due massimi   comandamenti  “amare Dio e amare il prossimo “  . Anche a quei tempi  al  tiranno di turno non interessava  l’ obbedienza o meno alla norma ,tanto meno la salute del popolo , quanto stabilire esplicitamente  tramite una norma  chi era dalla sua parte   . Creare uno spartiacque e un segno specifico per segnare il suo popolo ;   chi era con lui e chi non lo era .  Stessa cosa fa Dio per noi in certi momenti storici e determinanti  della storia umana e della nostra esistenza .   Ma Dio agisce interiormente  e ci fa capire da che parte stiamo perché è Lui alla fine il verto e unico giudice e non  i suoi ministri .

 

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