venerdì 31 dicembre 2021

 

Per trovare esempi di sacrifici umani paragonabili a quelli sotto i nostri occhi

Per trovare esempi di sacrifici umani paragonabili, come ordine di grandezza, a quello che si sta compiendo sotto i nostri occhi, camuffato da sperimentazione farmacologica, occorre risalire alle civiltà mesoamericane e sudamericane del periodo precolombiano.
I nativi di quelle zone ritenevano che l'umanità avesse un debito verso gli Dei e che questi andassero ringraziati e blanditi offendo loro bambini e giovinetti. In tale visione del mondo, le vittime sacrificali adempivano ad un'alta missione, che era quella di contribuire alla salvezza degli altri appartenenti alla collettività, e anche l'auto-sacrificio era pratica comune: le persone offrivano spine di agave colorate di sangue, con le quali prima si erano lacerate le carni, e i re Maya offrivano sangue fatto stillare ferendosi la lingua, i lobi delle orecchie e persino il pene.
Il codice Fiorentino, scritto da un frate missionario vissuto in Messico verso la metà del '500, riporta infatti la credenza secondo cui Quetzalcóatl - il dio Serpente Piumato, centrale nell'Olimpo mesoamericano - offrì sangue estratto da una ferita del suo pene per dare vita all'umanità.
Sarà perché certe cose le ho scoperte da bambina ed ero dunque particolarmente impressionabile, ma quando sento parlare di violenze sul corpo e sulla integrità fisica da compiersi nell'interesse generale, qualcosa mi si rivolta dentro: la società nasce in funzione dell'uomo, non il contrario, e nessuna aggregazione umana può imporre ai suoi membri il sacrificio di sé in nome di una creazione che da essi dipende.
Ecco perché i saggi padri costituenti, all'articolo 32 della nostra Costituzione - stracciata dal rettiliano di Palazzo Chigi, nel colpevole silenzio della magistratura e con l'acquiescenza degli alti gradi di esercito e forze dell'ordine - dice che "𝐋𝐚 𝐑𝐞𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐮𝐨 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à, 𝐞 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐞 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢. 𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐩𝐮ò 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐮𝐧 𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞."
Ed è sempre per questo che l'obbligo va.c.c.i.nale generalizzato non viene imposto: loro lo sanno benissimo che è contro ogni regola, ma hanno fatto credere a un popolo disabituato a usare il cervello che il sacrificio umano a cui sono chiamati fa di loro dei cittadini modello, che immolano sé e i propri figli per un bene superiore.
Per la cronaca e per la storia, comunque, col tempo, la portata numerica dei sacrifici presso le civiltà mesoamericane divenne talmente sproporzionata da portare alla loro estinzione.
Buon giorno a chi ancora ragiona. Tutti gli altri meritano l'inferno a cui, per colpa della loro insipienza, hanno condannato anche gli altri.

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